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Castione, 15 mila euro per chi riapre un negozio

Mira a favorire la riapertura di negozi chiusi, il bando che il Comune di Castione della Presolana si appresta a mettere in campo. Contributi a fondo perduto per sostenere il commercio messo in grossa difficoltà dagli effetti della pandemia. Il provvedimento punta anche ad aiutare chi investe nella propria attività.

«Siamo partiti da un’analisi della realtà che riguarda non solo Castione, ma anche altri comuni: la crisi dei negozi di vicinato. Abbiamo quindi pensato a un bando, che verrà pubblicato a fine febbraio, rivolto alle attività produttive», spiega il sindaco di Castione, Angelo Migliorati.

«Il Comune – prosegue Migliorati – riconoscerà 15 mila euro a fondo perduto a chiunque apra un negozio, purché sia chiuso da almeno sei mesi. Crediamo che questa sia una buona opportunità per chi è interessato ad avviare un’attività. Inoltre, in queste settimane scade un bando del Gal (Gruppo azione locale, ndr) Valle Seriana e Laghi bergamaschi che mette a disposizione fino a 30 mila euro per investimenti finalizzati ad aprire un’attività commerciale. Ci rendiamo conto che il periodo è difficile per il settore. Ma è anche vero che chi è interessato a investire nel nostro territorio può contare su contributi che, tra Gal e Comune, possono arrivare fino a 45 mila euro. Sicuramente un buon punto di partenza».

Il bando ha anche una seconda parte, rivolta a tutte le attività produttive: albergatori, commercianti, artigiani. «Riconosciamo fino a mille euro per ogni investimento realizzato nel 2020 o che verrà realizzato nel 2021 o 2022. Ad esempio, avere imbiancato i locali, aver acquistato attrezzature o altri investimenti per la propria attività. Basterà produrre la fattura delle spese sostenute e verranno riconosciuti mille euro», aggiunge il sindaco di Castione.

L’Amministrazione ha deciso di mettere a disposizione circa 130 mila euro per il bando. «Verrà seguito l’ordine cronologico in base alla data di presentazione della domanda, fino a esaurimento dei fondi. Nel caso ci fosse interesse, soprattutto nell’apertura dei negozi chiusi da tempo, siamo pronti a rifinanziare la misura. Riteniamo infatti che una rete commerciale attiva sia una ricchezza per il tessuto sociale di un paese», conclude Migliorati.

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