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Clusone, una giornata dedicata alla figura di Giacomo Manzù

Una giornata dedicata alla figura di Giacomo Manzù, scultore, pittore e intellettuale bergamasco, quella organizzata dall’Università degli Studi di Bergamo a Clusone per sabato 24 luglio.

L’iniziativa “Giacomo Manzù tra Bergamo e Clusone” – realizzata in collaborazione con il Comune di Clusone e Bolis Edizioni, con il patrocinio del Comune di Bergamo – vedrà la partecipazione di Giulia Manzoni, Presidente della Fondazione Giacomo Manzù.

Questo appuntamento sarà un viaggio alla scoperta degli anni di gioventù del grande artista bergamasco, anche grazie alla presentazione del volume a lui dedicato realizzato dall’Università di Bergamo. L’iniziativa rientra in un percorso più ampio di valorizzazione non solo dello scultore ma anche del grande intellettuale e uomo di cultura, legato fortemente al suo territorio di origine, di cui abbiamo recentemente celebrato i 110 anni dalla nascita con la collocazione dell’opera Giulia e Mileto in carrozza proprio negli spazi dell’Università” spiega il Rettore, Remo Morzenti Pellegrini.

La giornata vedrà dunque la presentazione del volume “Giacomo Manzù: i suoi esordi a Bergamo. Il fregio del Monumento ai Fratelli Calvi” (Bolis Edizioni, 2020) alle ore 15.00 presso la Chiesa del Paradiso di Clusone. Interverranno Remo Morzenti Pellegrini (Rettore dell’Università degli studi di Bergamo), Massimo Morstabilini (Sindaco di Clusone), Ferruccio Rota (Presidente del Consiglio comunale di Bergamo) e Giulia Manzoni, Presidente della Fondazione Giacomo Manzù, insieme agli autori del libro, presenti all’incontro.

L’opera, che verrà presentata anche a settembre nell’Aula magna dell’Ateneo orobico, indaga i rapporti di Manzù con il territorio bergamasco, Clusone e Bergamo ed è parte di un programma più ampio che l’Università di Bergamo ha intrapreso per valorizzare la figura e le opere dello scultore.

A seguire “Manzù e la tradizione artistica clusonese”, una visita guidata attraverso i luoghi e la quotidianità di Giacomo Manzù a Clusone, a cura di “Artelier – Cultura Turismo e Territorio”. Alle ore 18.00 nella Corte Sant’Anna si terrà l’appuntamento musicale “Sax&Piano – Musica dal cabaret anni ‘20”, che vedrà protagonista il duo Liberty con Enea Polliotto (saxofono) e Anita Frumento (pianoforte). L’evento musicale rientra nel programma “Estate in musica 2021: ClouZone. Nuovi contesti sonori”.

Siamo particolarmente onorati – spiega il Sindaco di Clusone, Massimo Morstabilinidi ospitare l’iniziativa dell’Università degli studi di Bergamo dedicata al grande artista bergamasco Giacomo Manzù per il quale gli anni del secondo conflitto mondiale hanno coinciso col volontario “esilio” nella Città di Clusone. Qui trovò, secondo alcuni, un ambiente più adatto al carattere tratteggiato come schivo e a volte burbero ma al tempo stesso stimolante per la sua ricerca creativa, anche grazie alla corrispondenza con colleghi, critici, letterati ed editori. Da qui prese corpo una svolta importante per la sua parabola artistica. Siamo profondamente grati di poter nuovamente essere parte di un percorso di valorizzazione della figura del grande scultore bergamasco e per questo ringraziamo l’ateneo di Bergamo e i partner dell’iniziativa”.

Sono commossa e molto grata – commenta Giulia Manzoni, Presidente della Fondazione Giacomo Manzù e figlia del celebre scultore per questo ricordo degli esordi di mio padre, con il Fregio dei Fratelli Calvi, «umili eroi del proprio dovere, che ci giudicano con il loro silenzio», come li definì Ermanno Olmi. Un Fregio che onora il sacrificio (parola che significa rendere sacro) di chi combatte per la Patria, per la Pace, per la Speranza. Un fregio che, per mio padre, vive nello stesso spirito della Donna che accarezza il Partigiano in nome di tutta la città, spirito così ben espresso nelle parole incise dietro Il Monumento al Partigiano, donato da Manzù alla sua Bergamo, collegandosi idealmente, oltre che in senso spaziale, al Monumento ai quattro Fratelli Calvi, Natalino, Attilio, Santino, Giovannino. Sarà commovente per me anche il recarmi per la prima volta a Clusone, dove papà trovò lo spirito alto e umile della sua formazione, dove trovò tanti amici artisti, dove realizzo mirabili sculture, dove sul muro di uno studio poverissimo scrisse di sua mano alcuni versi delle Georgiche”.

Questa iniziativa in omaggio a Giacomo Manzù è la prosecuzione di un percorso solido di collaborazione con la Fondazione Giacomo Manzù con cui – anche in collaborazione con l’Università degli studi Roma Tre e la Fondazione Ubi Banca Popolare di Bergamo – stiamo definendo un accordo per valorizzare la figura artistica dello scultore orobico. Il primo passo è stato la creazione di una borsa di ricerca per l’implementazione di un catalogo ragionato informatizzato delle opere di Manzù” conclude il Rettore Remo Morzenti Pellegrini.

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