Un nuovo stemma per il Comune di Villa d’Ogna. All’interno ci sono riferimenti alle tre zone del paese, al Beato Alberto e il disegno della fontana di Ogna. Il bozzetto è stato approvato all’unanimità nell’ultima seduta del Consiglio comunale.
«Il nostro Comune di fatto non ha un emblema ufficiale approvato con Decreto del Presidente della Repubblica, come previsto dalla Legge. Lo stemma attualmente utilizzato risale al 1996, ma non ha mai concluso l’iter per l’approvazione. Tra l’altro, non rispetta la regole araldiche previste dalla normativa», spiega il vicesindaco Luca Pendezza.
Il nuovo stemma è diviso in tre parti, ognuna delle quali riporta simboli legati al paese. «Nel primo quadrante si trovano tre bisanti che rappresentano le tre principali zone di Villa d’Ogna (Ogna/San Lorenzo, Villa/Biciocca e Sant’Alberto/Festi Rasini/Gazza) – prosegue Pendezza -. Nel secondo quadrante sono presenti la conchiglia e il bordone (simboli araldici che rappresentano il pellegrino) per ricordare il nostro concittadino più illustre, il beato Alberto. Nel terzo quadrante è stata posizionata la fontana di Ogna con la quale viene identificato l’antico borgo e la sua piazza medievale. Sebbene la fontana non abbia una particolare valenza storica, risale infatti agli anni Trenta del Novecento, è diventata nel corso degli anni un simbolo per l’intero paese di Villa d’Ogna».
Hanno un significato anche i tre colori. «Il verde rappresenta il territorio e la montagna, il rosso la santità del beato Alberto, l’azzurro l’acqua del fiume Serio e del torrente Ogna», aggiunge il vicesindaco.
Per arrivare all’approvazione definitiva ora mancano alcuni passaggi. «L’ufficio araldico di Roma ha già dato un primo assenso al bozzetto portato in Consiglio comunale. Ora dovremo inviare tutta la documentazione e, contemporaneamente, manderemo la richiesta per il decreto di concessione al Presidente della Repubblica. Solamente dopo la firma del Capo dello Stato potremo utilizzare il nuovo stemma dove previsto e realizzare anche il nuovo gonfalone comunale».
Nel video, l’intervista al vicesindaco e il confronto tra lo stemma attuale e quello nuovo: