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Frana di Valgoglio, auto navetta e fondi dalla Regione

La popolazione di Valgoglio resta isolata, dopo la frana scesa martedì mattina sulla provinciale che sale da Colarete. La riapertura della strada, come emerso già ieri, non sarà immediata. Si lavora dunque per alleviare i disagi alla popolazione del capoluogo, circa 380 abitanti (il comune è costituito anche dalle frazioni di Novazza e Colarete).

Le ultime 24 ore hanno portato alcune novità. «Come stabilito ieri nell’incontro fra gli enti interessati, è stato aperto un varco tra i detriti della frana per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso – spiega il sindaco di Valgoglio, Angelo Bosatelli -. Nel frattempo, si stanno portando avanti gli interventi necessari perché possano iniziare le operazioni di disgaggio sul versante».

Non sarà una cosa breve. «I lavori dovrebbero durare tra i 5 e i 7 giorni, se tutto va bene e il tempo lo permette. Al termine di queste operazioni ci confronteremo con la Provincia per valutare un’apertura in sicurezza della strada a fasce orarie», aggiunge il sindaco.

Da Colarete al centro di Valgoglio la provinciale sale per circa due chilometri. In questo momento l’unico collegamento è rappresentato da una mulattiera. Si è quindi cercata una soluzione per rendere meno problematici gli spostamenti. «Grazie alla disponibilità dei volontari che portano agli anziani i pasti a domicilio, abbiamo organizzato un servizio di trasporto con il mezzo del Comune – aggiunge Bosatelli -. Le persone che devono raggiungere Valgoglio potranno arrivare in auto a Colarete, percorrere a piedi il primo tratto di mulattiera e arrivare così sulla strada provinciale oltre il tratto interessato dalla frana. Lì, in alcune fasce orarie, sarà disponibile quest’auto navetta». Un servizio pensato anche per i ragazzi che vanno a scuola.

Ci sono poi le necessità delle aziende agricole. «Con l’Ufficio territoriale della Regione stiamo organizzando dei voli in elicottero finalizzati a portare il foraggio necessario per il bestiame. Nel fine settimana dovremmo mettere in campo anche questo intervento», osserva ancora il sindaco.

Nel frattempo, l’assessorato regionale al Territorio e Protezione civile nel pomeriggio ha comunicato la disponibilità «a sostenere il Comune nei costi connessi al pronto intervento per la procedura d’urgenza. La cifra è ancora da quantificare, oscilla tra i 60 e gli 80.000 euro».

L’obiettivo è rendere transitabile un percorso che il Comune stava realizzando tra Colarete e la Centrale di Aviasco. «In questo modo ci sarebbe un’alternativa per consentire ai cittadini di portare le auto a Colarete e da lì raggiungere i posti di lavoro – spiega Bosatelli -. Inoltre il percorso sarebbe a disposizione anche per i mezzi di soccorso».

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