Risuonano rintocchi dalla cima del Coca. La vetta più alta delle Orobie (3050 metri) ha di nuovo una campanella. L’ha collocata Alex Bombardieri, di Vertova, che già fissò a un braccio della croce la prima, caduta a inizio anno.
«Nel 2011 – racconta Bombardieri – mi venne l’idea di portare una piccola campanella sul Pizzo Coca per ricordare un caro amico, Angelo Grassi. Dopo pochi mesi purtroppo si è aggiunto anche l’alpinista e amico Mario Merelli, seguito da un altro carissimo amico del Cai di Gazzaniga Adriano Porcellana».
Per 10 anni la campanella ha accolto gli alpinisti che arrivavano sulla vetta del pizzo Coca. Ha resistito fino a inizio 2022. «In occasione di una mia salita invernale fatta con amici il 9 gennaio l’ho suonata regolarmente – prosegue Bombardieri -. Pochi giorni dopo, guardando sui social la foto di un amico, ho notato che dietro di lui non c’era più la campanella. Non aveva un ancoraggio molto robusto e il fortissimo vento di quei giorni l’ha fatta cadere. Un amico, Aurelio Pezzera, è salito in vetta e me l’ha recuperata (avevamo raccontato tutta la storia su MyValley, ndr)».
La vecchia campanella non poteva più resistere in cima al Coca. «Mi sono attivato per procurarmene una nuova molto più robusta – racconta ancora Alex Bombardieri -. Ho fatto incidere i loghi a me cari del Cai e del Gav Vertova con i nomi dei tre amici scomparsi e la scritta “Pace” perché chi arriva lassù goda la pace in tutti i sensi. È un mio piccolo regalo alla montagna e a tutti gli alpinisti che arrivando lassù suoneranno qualche rintocco per salutare chi è tornato alla casa del Padre».
Il Pizzo Coca ha così una nuova, luccicante, campanella. Per portarla in vetta Alex Bombardieri ha scelto una data significativa: domenica 3 luglio, il giorno successivo al compleanno di Mario Merelli che, se fosse ancora vivo, avrebbe 60 anni. «La campanella è stata benedetta dal mio amico don Armando Carminati, parroco di Parre. La vecchia campanella, risistemata, si può di nuovo suonare sulla cima del Segredont».