Per molti sta diventando un appuntamento irrinunciabile. Un rito a cui assistere, come accadeva una volta. La transumanza che attraversa il paese di Valcanale ha attirato tanta gente anche quest’anno.
Merito del Valcanale Team, un gruppo di giovani della frazione di Ardesio, che negli anni scorsi ha voluto riscoprire la tradizione, costruendoci attorno un evento chiamato, appunto, “La Transumanza”. Dopo due anni in tono minore causa Covid, quest’anno la manifestazione è tornata nella sua versione originale, con tanto di tendone, musica e cucina nell’area del laghetto.
Ma l’evento clou è sempre quello della domenica pomeriggio. Il passaggio del gregge di Renato Zucchelli, diretto verso l’alpeggio. La strada viene chiusa e i protagonisti diventano gli animali. Le pecore, anzitutto, ma anche cavalli e asinelli. Una traversata lenta, che in tanti si fermano a guardare, fotografare, filmare. Dalla contrada Zanetti al laghetto di Valcanale e poi su, verso i monti.
«Lunedì scorso ero a Pioltello, vicino a Milano – ci ha raccontato Renato Zucchelli -. Ci siamo poi spostati a Cacciamali (località di Ardesio, ndr) e adesso andiamo verso le montagne: Alpe Piazza, Vaghetto e Alpe Corte. Resteremo fino a metà o fine settembre, dipende dal tempo».
E «l’ultimo pastore» (s’intitola così il film che gli hanno dedicato negli anni scorsi) si dice contento per l’accoglienza che ogni anno Valcanale gli riserva. «È il mio paese – sorride -. Io lo faccio volentieri. Queste sono tradizioni che adesso abbiamo perso. Per i nostri vecchi assistere alla transumanza era normale. Vedere tutta queste gente mi piace, è importante restare legati alla natura e alle nostre tradizioni».
Soddisfatto anche Omar Zucchelli, vicepresidente del Valcanale Team. «L’interesse per questo evento cresce ogni anno. Noi siamo stati fortunati, e anche un po’ bravi, a ideare questa manifestazione che ha il pregio di coinvolgere tutte le fasce d’età. Un momento che una volta era normale nei nostri paesi è diventato un’occasione di festa».
