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Gandino, festa per suor Piassunta e don Innocente

La comunità di Gandino ha celebrato la solennità dei Santi Martiri patroni Quirino, Ponziano, Valentino e Flaviano. Come da tradizione ormai consolidata, in occasione della solenne concelebrazione in Basilica sono stati ricordati alcuni significativi anniversari di ordinazione sacerdotale, legati a preti nativi o che hanno svolto (e svolgono) il proprio ministero in paese.

I festeggiamenti di quest’anno hanno riguardato innanzitutto il prevosto don Innocente Chiodi, che ricorda il 35° di ordinazione sacerdotale. Per don Innocente è stata una piccola prova generale dei saluti in programma a settembre, quando diventerà arciprete a Bariano. Don Innocente Chiodi è a Gandino da ormai dodici anni, dopo essere stato curato a Osio Sopra, Mariano e Cologno al Serio e arciprete a Pagazzano.

Un ricordo è stato dedicato anche a don Stefano Bonazzi (35°, ora parroco a Urgnano), a don Alessandro Manenti, classe 1965, originario di Gandino ed ordinato a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) nel 2002 e a don Alessandro Angioletti, ordinato nel 2007 e sino al 2015 curato a Gandino, prima di diventare parroco di Ponte Nossa e Ponte Selva.

L’anniversario celebrato con gioia speciale è stato quello di Suor Piassunta Mordenti (al secolo Lionella) che ha ricordato il settantesimo dei voti emessi nel 1952. Nata a Predappio (Forlì-Cesena) nel 1933, entrò nell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino nel 1949, iniziando il noviziato nel 1950. Ha emesso i voti temporanei il 31 marzo 1952 e il 27 marzo 1958 la Professione perpetua. Suor Piassunta ha collaborato nell’assistenza a Tossignano (Bologna), a Faenza (Ravenna) presso la Clinica San Pier Damiano e a Ranzanico. Dal 2010 è presso la Casa Madre di Gandino.

Al termine della celebrazione, attorno al prezioso altare d’argento con l’accompagnamento della Corale Canali, Suor Piassunta ha rivolto un breve intenso ringraziamento prima di ricevere doni dalla parrocchia e dall’Amministrazione Comunale, per mano della vicesindaco Cristina Maccari.

A don Innocente la comunità ha riservato una penna, consegnata dai vicari don Giovanni Mongodi e don Manuel Valentini, dai sacerdoti don Luigi Torri e don Franco Bertocchi e dal seminarista Michele Gherardi. Fra i sacerdoti presente anche padre Angelo Carrara, 95 anni, di Albino.

Il sindaco Filippo Servalli, affiancato dal maresciallo capo dei Carabinieri Francesco Ciaco, ha consegnato a don Innocente un permesso formale per il libero transito sui monti gandinesi, che continuerà ad amare anche dopo il trasferimento a Bariano.

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