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A Castione quattro giorni di campus paralimpico per bambini e ragazzi

Castione della Presolana ha ospitato uno dei tre Campus Invernali di Avviamento agli Sport Paralimpici promossi dal Comitato Italiano Paralimpico. Per quattro giorni, da giovedì 8 a domenica 11 dicembre, bambini e ragazzi con disabilità hanno avuto la possibilità di avvicinarsi allo sport sulle piste del Monte Pora e nella palestra di Castione. Altri coetanei lo hanno fatto negli stessi giorni a Predazzo (Trento). Altri ancora saranno impegnati dall’11 al 15 dicembre a Roccaraso (L’Aquila).

Il campus di Castione ha visto impegnati 15 bambini e ragazzi (5 femmine e 10 maschi) dai 6 ai 16 anni provenienti in particolare da Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria e persino dalla Puglia. Ad accompagnarli almeno un genitore, ma anche fratelli, sorelle e nonni.

Nel corso dei quattro giorni, bambini e ragazzi sono stati divisi in quattro gruppi per dedicarsi a sci alpino, snowboard, arrampicata sportiva e bob. A seguirli 8 maestri di sci della Scuola sci Presolana, 6 assistenti sportivi, 3 tecnici per l’arrampicata sportiva e lo staff del Comitato italiano paralimpico coadiuvato dai colleghi del Comitato regionale della Lombardia.

Per consentire ai partecipanti di provare gli sport invernali, sono stati messi a disposizione dal Comitato italiano paralimpico attrezzature, ausili sportivi e skipass per gli impianti del Monte Pora. In più, vitto e alloggio e servizio di trasporto per gli impianti sportivi.

«Stiamo avendo un riscontro molto positivo da parte dei partecipanti che, oltre a divertirsi, si stanno appassionando a queste discipline – spiega Marco Zanotti dell’associazione sportiva Ski Passion di Parre, referente tecnico sportivo del Campus -. Si stanno impegnando e vediamo che ci stanno mettendo buona volontà senza spaventarsi del tempo, anzi si sono divertiti molto a sciare mentre nevicava, siamo riusciti a trasmettergli la passione per gli sport invernali e alla montagna in modo divertente grazie alla grande professionalità di tutti tecnici coinvolti».

Soddisfazione anche da parte di genitori e accompagnatori, non solo per l’opportunità offerta a bambini e ragazzi di sperimentare discipline diverse, ma anche per la possibilità di fare nuove amicizie e crescere nelle relazioni. Visto il successo del campus, una seconda edizione a questo punto sembra scontata.

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