Taglia un traguardo speciale, la Fiera dei Fiori di Piancogno: 30 anni. Iniziata venerdì 28 aprile, continuerà fino a lunedì 1° maggio: quattro giorni intensi con stand, spettacoli, mostre ed eventi.
La Fiera dei Fiori, organizzata dalla Pro loco di Piancogno, è uno degli appuntamenti più attesi e partecipati della Val Camonica. Nasce dal desiderio di valorizzare uno dei distretti florovivaistici più noti a livello nazionale, ospitando professionisti del settore, collezionisti e produttori di rarità botaniche. Il centro del paese si trasforma in un vero e proprio giardino botanico, per vivere a pieno la primavera. Si possono trovare bulbi di specie rare, sementi, attrezzatura per giardini e parchi, arredamento e decorazioni da esterni.
«Quest’anno abbiamo 150 espositori che, oltre ai fiori, portano prodotti tipici e di artigianato», spiega il presidente della Pro loco di Piancogno, Simone Ramus. La fiera attira visitatori non solo dal Bresciano, ma anche dalle province vicine e persino da fuori regione. Tanti i volontari impegnati affinché tutto vada per il meglio: di fatto, si muove tutto il paese.
Entrando nel dettaglio del programma, un’ampia sezione degli appuntamenti è anche quest’anno firmata dalle associazioni culturali del comune e della Valle: dalle mostre e dalle sfilate allestite da “Raccontando Pian di Borno” e al concorso di canzoni dialettali Tacabanda di “Ars Camunnorum”. L’immersione nelle tradizioni camune non finisce qui: l’Associazione Dado d’Oro esporrà i giochi di una volta, l’Associazione Antichi Mestieri di Artogne metterà in mostra l’arte di impagliatura delle sedie grazie alle foglie di mais e il gruppo “Come Eravamo” allieterà con canti popolari.
Tanta la musica. I bambini del coro “Piamborno Canta con Gioia” presenteranno “Cantasanremo”, la Fanfara ANA di Valle Camonica si esibirà lungo la Fiera, gli alunni del Liceo Musicale di Darfo ci incanteranno nel concerto “Note di Fiore”, l’associazione “Il Solstizio” inscenerà un mini-festival e variartisti si esibiranno tutte le sere presso gli oratori di Piamborno e di Cogno. Ad accompagnare tutto questo non mancherà la danza con le Majorettes, artisti di strada e gil gruppo caraibico “Salsamor”.
Per appassionati di scienza e semplici curiosi non mancheranno le occasioni d’interesse: il dottore forestale Christian Donati darà dimostrazione della tecnica di potatura degli alberi da frutto e da giardino mentre, su un versante più “futuristico”, ”LIMES farm” e “Assocamuna” illustreranno i vantaggi dell’impiego della robotica in agricoltura. Anche la scultura avrà la sua rappresentazione, dalle creazioni in terracotta e ceramica di Gianstefano Gatti alle candele giganti per celebrare l’importantissimo anniversario della Fiera.
Un posto speciale è poi riservato a Bergamo Brescia 2023. Per quest’occasione di celebrazione della cultura locale prosatori , saggisti e poeti del paese saranno ospiti di un angolo caratteristico di via Broli e i bambini della scuola Prima di Piamborno “Lino Rizza” allestiranno una mostra a tema, si misureranno con un’inedita canzone dialettale e presenteranno un piccolo spettacolo.
Tante sono le iniziative che l’evento riserva al suo giovanissimo pubblico. Sarà infatti presente lungo l’intero percorso della Fiera ogni genere di attività riservate ai più piccoli: il “Gruppo Genitori” della scuola “Maria Ausiliatrice di Cogno” proporrà il laboratorio “Colora la trottola”, allo Stand 63 i bambini potranno imparare le basi dell’arte della pirografia e l’Associazione “Dado D’Oro” offrirà la possibilità di conoscere i giochi di una volta. Piazza Mercato e Piazza Martiri di Via Fani saranno tutti i giorni cornice, rispettivamente, di una Zona Bimbi (arricchita, da Sabato a Lunedì, da “Pompieropoli”) e dell’occasione di cimentarsi nell’arrampicata all’aperto con l’associazione “Manopiede”.
Diversi gli stand gastronomici, pronti ad accontentare ogni palato. Fiore all’occhiello della proposta culinaria Gaia e Alessandro, due giovani innamoratissimi del territorio, ci daranno l’occasione di assaporare la loro specialità, il “Formaggio Nero della Nona 1753”.
