Un saluto carico di gratitudine da parte dell’intera Val Gandino, quello riservato ieri sera (venerdì 29 settembre) al maresciallo capo Francesco Ciaco, comandante della stazione carabinieri, che lascia per un nuovo incarico dopo oltre sei anni di servizio. Nel Salone della Valle di Gandino, i sindaci Filippo Servalli (Gandino), Marco Gallizioli (Leffe), Enzo Poli (Casnigo), Silvia Bosio (Peia) e Sergio Spampatti (Cazzano Sant’Andrea) hanno voluto esprimere ufficialmente il grazie delle cinque comunità.
Il maresciallo Ciaco è stato chiamato a guidare il Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Cremona. Proprio alla nuova destinazione ha fatto riferimento il sindaco di Gandino, prendendo la parola anche a nome dei colleghi. «Il maresciallo Ciaco ha vissuto con noi anni importanti e impegnativi – ha sottolineato Servalli – e la promozione al nuovo incarico conferma la bontà del suo lavoro. Prendendo spunto dal calendario 2023 dell’Arma, voglio ricordare l’impegno primario del Carabiniere rispetto alla gente e all’ambiente, con doveri segnalati dal regolamento istitutivo di inizio ‘800 e anche dall’articolo 9 della Costituzione, rivisto lo scorso anno. Ora il nostro maresciallo Francesco è chiamato a tutelare addirittura l’articolo 1, che ricorda l’Italia come Repubblica fondata sul lavoro».
Il maresciallo, affiancato dal suo vice e successore maresciallo Vittorio Adesso, ha preso brevemente la parola per un saluto accorato. «In questi anni – ha esordito – non mi sono certo annoiato. Devo un grazie speciale ai miei ragazzi e alla mia famiglia, che pure subisce i diversi spostamenti cui il servizio ci obbliga. La Val Gandino e la sua gente, vivace e cordiale, ci resteranno sempre nel cuore».
Nel corso dell’incontro, in una sala gremita dai rappresentanti di gruppi e associazioni, sono emersi alcuni momenti salienti di questi anni in Val Gandino: l’inaugurazione della caserma completamente ristrutturata (2019), l’istituzione dei carabinieri forestali, le prime donne in divisa a Gandino, il tragico periodo del Covid. Proprio in questi giorni l’Associazione carabinieri della provincia di Bergamo ha donato al Santuario della Virgo Fidelis di Incisa Scapaccino (Asti) la riproduzione di un volto della Sindone prodotto in Val Gandino.
Al maresciallo Ciaco i sindaci hanno consegnato una targa ricordo, impreziosita da un Marengo d’oro da 20 lire. «Una moneta preziosa – hanno sottolineato – che il maresciallo da buon collezionista potrà apprezzare. Essa segnala idealmente il prezioso servizio svolto tra la nostra gente».
Un omaggio floreale è stato riservato alla moglie Fiorenza Attanasio, attiva volontaria a Gandino in biblioteca e in ambito parrocchiale, mentre ai figli Giuliano e Giada ciascun sindaco ha consegnato un libro con la storia dei diversi paesi della Valle. Anche alpini e Protezione civile hanno consegnato un piccolo segno di gratitudine, prima che un prolungato applauso rinsaldasse un legame che, seppur a distanza, resterà per sempre.