Ha fatto tappa anche in alta Val Seriana il motoraduno di Fidas Bergamo per promuovere la donazione di sangue. Un’intera giornata su due ruote attraverso i comuni in cui l’associazione è presente. Ben 56 le moto che hanno partecipato al tour partito da Chignolo d’Isola e concluso a Valbrembo.
A Songavazzo “Metti in moto il dono” (questo il nome dell’iniziativa) è arrivato per il pranzo. «Abbiamo organizzato questa giornata per sensibilizzare al dono del sangue, alla solidarietà e per farci conoscere sul territorio – spiega Mina Rota, presidente di Fidas Bergamo -. Siamo una piccola associazione nata in Bergamasca nata 64 anni fa per raccogliere i donatori e inviarli presso i centri trasfusionali a donare. Abbiamo un migliaio di donatori e una sessantina di volontari».
L’obiettivo, naturalmente, è trovare sempre nuovi donatori. «In Italia abbiamo l’autonomia per il sangue intero, invece acquistiamo circa il 30% del plasma dall’estero – aggiunge la presidente -. Il plasma è importante anche per i farmaci emoderivati, che la popolazione sta usando sempre di più, e che servono anche come salvavita. Quindi, è importante raggiungere l’autonomia pure per il plasma. Per questo servono nuovi donatori».
Iniziative come il motoraduno mirano proprio ad avvicinare nuove persone, a cominciare dai giovani. Per organizzare la giornata Fidas Bergamo ha chiesto aiuto al Moto Club di Bonate Sotto. «È la nostra prima esperienza con eventi di moto su strada – spiega Erica Maggioni -. Solitamente il Moto Club Bonate Sotto, dal 1982 quando è stato fondato, si occupa principalmente di motocross. Ma quando Fidas Bergamo ci ha chiesto un supporto, siamo stati super disponibili e ci hanno stimolato a fare qualcosa di diverso. Abbiamo pensato di provare a toccare le tappe delle loro sedi, in modo da creare un giro piacevole sia per portare nuovi donatori a Fidas, sia per far conoscere il mondo delle due ruote».