Una commemorazione intensa e partecipata ha segnato il 25 Aprile a Lovere, con la presenza della vicepresidente della Camera, Anna Ascani, chiamata a tenere il discorso ufficiale nella cerimonia promossa da 17 amministrazioni comunali, Anpi, Fiamme Verdi e sindacati. «Siamo qui per dire grazie a chi ci ha donato la democrazia, la libertà e la Costituzione più bella del mondo», ha dichiarato Ascani, ricordando il sacrificio dei partigiani e, in particolare, i 13 martiri di Lovere.
Nel suo intervento, Ascani ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria della Resistenza: «Giovani e anziani misero in gioco tutto per liberarci. Oggi ricordare è un dovere, perché – come ha insegnato Primo Levi – ciò che è accaduto può ripetersi se smettiamo di farne memoria». Non sono mancati riferimenti all’attualità politica e al richiamo alla sobrietà del Governo: «Oggi si è persa la capacità di trovare unità anche partendo da idee diverse, come fecero i padri costituenti. Ritrovare quello spirito è fondamentale per il futuro della nostra democrazia».
La cerimonia, preceduta dagli interventi della sindaca Claudia Taccolini, del parroco don Alessandro Camadini, del consigliere provinciale Mauro Bonomelli e del consigliere regionale Jacopo Scandella, ha avuto anche momenti artistici: l’attore Tiberio Ghitti ha dato voce a testimonianze da Gaza, Ucraina e al dramma dei migranti. All’istituto superiore “Ivan Piana”, l’artista Alessandro Zanni ha inaugurato “L’ultima marcia”, un’opera dedicata ai partigiani fucilati a Lovere nel dicembre 1943, ispirata ai profili delle montagne che furono testimoni della tragedia.