Avanza il progetto del “Complesso nel Bosco”, l’oasi felina che l’Enpa di Bergamo vuole realizzare a Clusone. L’intervento è previsto nella zona della Busgarina, vicino alla Pineta, su un’area concessa dal Comune per vent’anni. L’obiettivo è duplice: offrire accoglienza e cure ai gatti in difficoltà e creare uno spazio aperto alla cittadinanza per attività educative e di socializzazione.
Il progetto, presentato nei mesi scorsi, si articola in due elementi principali: l’oasi felina “I Gatti nel Bosco” e l’“Aula nel Bosco”. La prima potrà ospitare fino a 100 gatti tra rifugio e nursery, mentre la seconda sarà una struttura destinata ad attività didattiche e incontri con la comunità L’intero intervento, dal valore stimato di 670 mila euro, sarà realizzato per fasi: la costruzione dell’oasi felina è prevista per febbraio 2026. Il finanziamento avverrà tramite raccolte fondi gestite dall’associazione, con il coinvolgimento di privati e aziende del territorio.
«Siamo a buon punto, abbiamo già il progetto definitivo quasi esecutivo – spiega Eleonora Ravenna, presidente di Enpa Bergamo -. Il Comune ha appena presentato tutta la documentazione alla Soprintendenza. Essendo un’area protetta, in Pineta, è necessario ottenere l’approvazione prima di avviare i lavori. Intanto siamo già in contatto con la Regione e abbiamo avviato appelli ai privati per la raccolta fondi. L’idea è che questo spazio sia della comunità e che tutti possano contribuire».
In attesa dell’avvio dei lavori, l’associazione intende cominciare a utilizzare l’area. «In una prima fase ci limiteremo a una bonifica e inizieremo a delimitare l’area con arbusti e alberi. Proprio per questo abbiamo promosso la campagna Adotta un albero: con 15 euro i cittadini possono finanziare la piantumazione di un albero che porterà il loro nome. Quando avremo raggiunto l’obiettivo, saranno proprio i partecipanti a piantarli. Se riusciremo a sistemare bene l’area, per l’estate pensiamo di organizzare anche qualche attività», aggiunge Ravenna.
Parallelamente, è stata creata una rete territoriale per la gestione dei felini liberi. Si chiama Felis Catus Net (Felis Catus è il nome scientifico del gatto) e riunisce operatrici storiche del territorio, Enpa e l’associazione Gaia Animali Ambiente. «Il nostro rifugio non è la soluzione al randagismo, per questo è fondamentale lavorare sulla prevenzione. La rete si occuperà della sterilizzazione, dell’identificazione delle colonie e della sensibilizzazione della popolazione. Ricordiamo che dal 2020 è obbligatoria la microchippatura dei gatti, inoltre è importante anche sterilizzare il proprio animale. Le colonie feline nascono spesso da cucciolate abbandonate, quindi c’è bisogno di attenzione e responsabilità da parte di tutti», conclude Eleonora Ravenna.