Presto «Thor» aprirà gli occhi sulla Valle Seriana. Il progetto della Comunità montana per sorvegliare il territorio sta per entrare nella fase operativa. Voluto dal direttivo guidato da Eli Pedretti e portato a termine dalla giunta di Alberto Bigoni, punta a mettere sotto controllo i varchi d’accesso alla valle perché nessun veicolo sfugga alle telecamere. Soprattutto quelli rubati. L’obiettivo è quindi la sicurezza: prevenire i furti o quantomeno avere più possibilità di acciuffare i ladri.
L’investimento ammonta a circa 450 mila euro, gli occhi elettronici dovrebbero essere una trentina. «La prossima settimana approderà in Giunta il progetto esecutivo – spiega il presidente della Comunità montana –. Di conseguenza, avendo anche espletato la conferenza dei servizi alla fine del mese di agosto, abbiamo tutte le carte in regola per poter bandire la gara e avere la società vincitrice entro il mese di settembre. I mesi di ottobre, novembre e dicembre potranno essere utilizzati per installare le telecamere. L’obiettivo dichiarato era di avere tutto funzionante per gennaio 2016. Poi ovviamente bisognerà settare punto per punto per valutare eventuali modifiche e accorgimenti sulle singole installazioni. Ma ormai ci siamo».
Il sistema di videosorveglianza «Thor» non è l’unico fronte sul quale si troverà a lavorare la Comunità montana dopo l’estate. «Altro tema caldo è il Gruppo di azione locale con tutte le richieste di finanziamento che questo soggetto dovrà presentare alla Regione in relazione ai bandi attuativi del Piano di sviluppo rurale, questo “mega treno” di contributi europei declinato in vari modi a livello nazionale e regionale – spiega Bigoni –. Ovviamente la Val Seriana dovrà fare la sua parte e partecipare in maniera coesa a questi bandi per poter puntare al maggior numero di finanziamenti per i nostri soggetti privati, ma anche per gli enti pubblici».
Restano poi gli obiettivi che l’attuale direttivo di Comunità montana aveva messo al centro del suo programma un anno fa, appena entrato in carica. Anzitutto, gli interventi contro il dissesto idrogeologico. «Quest’anno abbiamo già individuato un milione e 100 mila euro – sottolinea il presidente –, stiamo cercando anche altre risorse per accogliere ulteriori richieste dei comuni. Perché, lo ricordo, a fronte di 150 richieste di contributo, con il primo milione e 100 siamo riusciti a coprirne una cinquantina. Ne restano un centinaio, a cui se ne sono aggiunte delle altre in queste settimane».
L’altro punto messo in cima al programma era quello dei fondi europei. «È un tema su cui stiamo lavorando da diverse settimane e nei prossimi giorni dovremmo riuscire a chiudere una collaborazione che ci permetterà di proporre ai comuni uno strumento per lavorare in quella direzione», conclude Bigoni.
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