Speciale Migranti

Tre migranti a Gandino, polemica della Lega

Bastano tre migranti, accolte nel Convento delle suore Orsoline, ad innescare la polemica politica a Gandino. Marco Ongaro, ex sindaco e componente del gruppo di minoranza della Lega Nord in Consiglio, si fa subito sentire. “È stato un fulmine a ciel sereno, anche se nell’ultimo Consiglio comunale il sindaco Castelli aveva ipotizzato una cosa del genere”, osserva. Il riferimento è al dibattito seguito a una mozione del Carroccio con cui si voleva impegnare l’amministrazione a dire no all’arrivo di migranti. Ongaro parla anche delle suore: “Non abbiamo nulla da ridire sulla carità cristiana che da sempre hanno portato avanti a titolo gratuito e siamo certi che non seguiranno le orme di albergatori e proprietari di case che si fanno pagare”. L’ex sindaco leghista riserva poi una stoccata alla Prefettura: “Non si opera in questo modo, non si destabilizzano le comunità portando centinaia e centinaia di immigrati sul territorio senza alcuna logica e senza alcuna considerazione per queste povere persone”. In questo caso, l’allusione è a quanto accaduto in Alta Valle piuttosto che a Gandino. Secondo Ongaro, “l’afflusso di migranti è frutto di operazioni strategiche che passano sopra le teste degli amministratori locali. Massoneria e grande capitale vogliono manodopera a basso costo”. Ma la responsabilità, prosegue l’esponente leghista, è soprattutto degli amministratori locali: “C’è chi se ne frega altamente o chi cerca di essere coinvolto per continuare la propria attività politica. Ma non si portano avanti gli interessi delle popolazioni in questo modo”.

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