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Turismo, 2015 anno record: in Val Seriana e Val di Scalve +14%

Un anno record, il 2015, per il turismo in Bergamasca. I dati dell’Osservatorio della Provincia evidenziano come lo scorso anno si sia registrata la migliore performance degli ultimi decenni. Per la prima volta sono stati superati i 2 milioni di pernottamenti (2.060.564) e il milione di arrivi (1.056.563 di soggiorni indipendentemente dalla loro durata). Rispetto al 2014 l’aumento in termini percentuali è del 12,7% e del 12%. Anche sui territori si registrano dati più che positivi con un +14,3% in Valle Seriana e di Scalve, un +16,2% nell’Alto Sebino e addirittura un +21,8% sull’Altopiano Selvino Aviatico.

Aumenta la domanda, ma anche l’offerta. In provincia i posti letto sono vicini alla soglia dei 26 mila (25.998), circa la metà dei quali in strutture extralberghiere, in particolare case e appartamenti per vacanza e affittacamere che hanno avuto un incremento di circa il 250% tra il 2010 e il 2015.

Le bellezze orobiche conquistano sempre più anche gli stranieri con presenze che hanno sfiorato le 800.000. Sul totale delle presenze nel 2015, il 39% è composto da stranieri e per gli arrivi il dato sale al 40,5%. Quanto alle nazionalità, in prima fila ci sono i tedeschi (73.402 presenze), seguiti dai francesi (61.578), dagli spagnoli (54.104) e dai britannici (50.167). Tra le nuove aree di provenienza spiccano la Polonia (45.568), gli Stati Uniti (28.158) e la Cina ( 20.344).

«Ormai si può dire che la Bergamasca da Cenerentola è diventata una vera e propria principessa del turismo», sottolinea il presidente della Provincia, Matteo Rossi. Quanto alle ragioni che hanno reso possibile questo boom, Rossi osserva: «Di sicuro c’è stata la stagione dell’Expo, che è stata un bel volano. Ma non basta per spiegare questa crescita. La verità è che dentro la stagione dell’Expo c’è stata la capacità dei sindaci di fare rete, perché si è capito finalmente che l’aggregazione è la carta vincente. La provincia di Bergamo è ricca di luoghi da scoprire e da visitare, spesso facevamo fatica a fare sistema e invece facendo squadra abbiamo svoltato».

Secondo Rossi, «bisogna continuare su questa strada. Abbiamo l’aeroporto di Orio al Serio che è la principale porta d’accesso, ma bisogna far trovare anche un territorio attrezzato. Io punto a un’idea di turismo che valorizzi anche le bellezze dei nostri piccoli comuni. Dobbiamo portare i turisti, anche gli stranieri, a visitare i piccoli centri perché è da lì che passa un’idea di turismo che riguarda anche la promozione della nostra identità, delle nostre tradizioni».

Venendo ai territori, lo Iat Valseriana e Val di Scalve nel 2015 ha registrato 98.252 arrivi (di cui 13.301 stranieri) e 287.676 presenze (34.439 stranieri). Rispetto al 2014, le presenze aumentano del 14,3%. Lo Iat dell’Alto Sebino ha fatto segnare 32.722 arrivi (11.096 stranieri) e 78.563 presenze (29.092 stranieri) con un +16,2% rispetto al 2014. Lo Iat dell’Altopiano di Selvino e Aviatico ha rilevato 10.323 arrivi (1.187 stranieri) e 25.020 presenze (2.068 stranieri). La variazione percentuale è un +21,8%.

«In Val Seriana – commenta ancora il presidente della Provincia – siamo addirittura sopra la media provinciale e questo è merito di un territorio che prima di tutti gli altri ha saputo, attraverso Promoserio, far parlare di sé. E oggi che abbiamo il Tavolo provinciale del turismo è evidente come molti altri territori hanno assunto l’esperienza della Val Seriana come modello da seguire. Il turismo si candida ad essere sempre di più un pezzo della nuova economia bergamasca», conclude Rossi.

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