Notizie

L’Ecomuseo delle Miniere di Gorno parla attraverso le “pietre nascoste”

Si chiamano “Hidden stones”: tradotto pietre nascoste. Il nome fa pensare a qualcosa di celato, ricordando preziosi minerali che per essere estratti hanno prima di tutto bisogno di essere trovati. In realtà parliamo di una tecnologia che è in grado di segnalare la sua presenza spingendo sugli smartphone contenuti dedicati. Questa novità sta per interessare l’Ecomuseo delle Miniere di Gorno, struttura diffusa per la quale è stata ideata una nuova guida turistica interattiva che accompagnerà il visitatore anche all’interno delle gallerie (dove non è possibile ricorrere alla rete dati di Internet).

Il sistema si appoggia su 22 piccoli sensori (le “Hidden Stones”) che attraverso la connettività Bluetooth mandano impulsi che permettono di indicare contenuti (anche multimediali) gestiti attraverso un’apposita app. Le pietre digitali sfruttano la tecnologia beacons, già impiegata in importanti musei internazionali.

«Una volta scaricata l’applicazione “Ecomuseo Gorno”, disponibile sugli store Apple e Android – spiega Fabrizio Parodi di Studioand -, attivando il Bluetooth si permette uno scambio di informazioni tra il proprio device e le Hidden Stones. In questo modo sul proprio apparecchio è possibile consultare i contenuti di interesse legati alla posizione in cui ci si trova».

Condividi su:

Continua a leggere

Si è spento il cardinale Capovilla
Fiorano, a teatro le «Odissee» del Cdd