Un donna commossa appoggia al davanzale della finestra il cappello del marito, sugli edifici i tricolori, in strada la gente ad applaudire, c’è la fanfara, dietro anche la banda: passano gli alpini è il raduno intergruppo della zona 17 nell’ottantacinquesimo compleanno del gruppo di casa.
A Rovetta questa mattina è stato conferito il “Premio dell’Altopiano Leonardo Caprioli” andato quest’anno ad Armando Beccarelli, volontario particolarmente attivo in paese. Sul palco il coordinatore della zona 17 Andrea Bianchi ha ricordato: «Nella lista dei premiati di tutte queste edizioni ci sono parroci, associazioni, persone e famiglie normalissime. Questo è quindi un premio assegnato a quella che dovrebbe essere la normalità: a persone che con il loro operare rendono più vivibili le nostre comunità».
A consegnare il ventitreesimo Premio dell’Altopiano alla memoria di Leonardo Caprioli il figlio Marco, che ha detto: «Con grande piacere per il terzo anno consecutivo, da quando è stato dedicato il premio dell’altopiano a mio padre Leonardo, mi accingo a consegnare questa targa. Papà sarebbe sicuramente felice della piazza di oggi e dello spirito che oggi porta avanti quelli che sono stati i suoi valori e insegnamenti, quindi auguro che si proceda e continui così sempre nel tenere viva la memoria, ma aiutando i vivi secondo quello che era il suo grande motto».
«Il raduno intergruppo a Rovetta è iniziato già ieri sera alla grande con l’esibizione della squadra alpinistica Ana – ha ricordato il nuovo capogruppo di Rovetta Michele Gava -. Ha dato come sempre grande spettacolo anche il Coro Idica con il concerto che ha poi allietato la serata in chiesa parrocchiale».
Ieri sera in piazza Ferrari a Rovetta e intorno al campanile si sono radunate tantissime persone per assistere all’esibizione della squadra alpinistica. «Svolgiamo attività di Protezione Civile con lavori in fune – spiega Claudio Giudici, coordinatore del secondo raggruppamento – la nostra Protezione Civile, che vanta 1400 volontari nella sola provincia di Bergamo, è articolata in varie specializzazioni, tra queste la squadra alpinistica creata 10 anni or sono. Negli ultimi anni ci siamo specializzati sui lavori in fune».
Il secondo raggruppamento comprende Lombardia ed Emilia Romagna e tra queste penne nere il maggior numero è rappresentato dai bergamaschi (32 in tutto e appartenenti ai gruppi di Rovetta, Costa Volpino, Predore, Sarnico e Serina)».
Questa mattina a Rovetta il gruppo sezionale dei giovani ha voluto conferire ai reduci una pergamena. Sono stati premiati Angelo Rossi (mutilato di guerra, classe 1916), Matteo Balduzzi (Clusone), Arcangelo Bellini (Fino del Monte), Albino Ferro (Cerete), Flaminio Lanfranchi (Leffe), Giovanni Martinelli (Cazzano), Antonio Migliorati (Castione), Angelo Mignani (Casnigo), Emilio Oprandi (Cerete Alto), Luigi Paganessi (Vertova), Giovanni Paganessi (Vertova), Gottardo Personeni (Clusone), Pietro Servalli (Gandino), Vitale Savoldelli (San Lorenzo di Rovetta), Giovanni Ferrari (Castione) e Pietro Azzola (Clusone).
Il capogruppo di Rovetta Gava ha voluto al termine dei discorsi assegnare tre riconoscimenti a persone che “hanno trainato e ancora trainano il gruppo”: sono stati premiati Giovanni Stabilini, in passato capogruppo e poi entrato nel direttivo sezionale, Claudio Giudici ex coordinatore della Protezione Civile e attualmente coordinatore del Secondo Raggruppamento Lombardia ed Emilia Romagna e Innocente Brasi, prima responsabile della Protezione Civile e negli ultimi sei anni capogruppo di Rovetta.
