Va forte l’inno dedicato ai migranti di Cato. Il singolo African Boys, che anticipa il nuovo album del musicista bergamasco, suscita interesse con il suo ritmo roots-reggae. Su YouTube il video viaggia ormai verso le 19 mila visualizzazioni.
«African Boys è uscito il 7 ottobre – spiega Cato -. Il videoclip è stato girato da Emiliano Perani presso il campo di accoglienza della Cooperativa Ruah a San Paolo d’Argon. Dal titolo sembrerebbe una canzone dedicata ai migranti che vengono in Italia in cerca di nuova vita. In realtà è un signolo che ho voluto dedicare a quelle persone che per qualsiasi motivo sono costrette ad emigrare. Capita spesso anche a ragazzi italiani di dover ad andare all’estero per lavoro o in cerca di fortuna».
La canzone è stata scritta da Roberto Picinali (questo il vero nome di Cato) dopo aver raccolto oltre cento testimonianze di richiedenti asilo e immigrati con cui è a contatto quotidianamente. Lavora infatti come operatore in alcune strutture d’accoglienza bergamasche. Tra l’altro il brano è diventato anche la colonna sonora delle celebrazioni per i venticinque anni di vita della Cooperativa Ruah.
Dopo African Boys, ora è in arrivo l’album +Love -Stress, l’ottavo del cantautore di Gazzaniga. «Uscirà il 7 novembre – spiega Cato -. È nato grazie anche alla collaborazione con ben 22 musicisti. Mi piace molto lavorare con altri artisti, perché ognuno di loro porta la sua esperienza musicale».
Nel disco confluiscono tutti i rivoli sonori di un musicista cosmopolita, che ama muoversi per il mondo e divertirsi con la propria musica, portando in giro il suo messaggio di pace, amore e sorrisi. Ne risulta un lavoro basato sulla contaminazione e la mescolanza di generi: pop-rock, blues, rock, surf, folk galiziano. Ci sono flauto, fisarmonica, corno, ma anche atmosfere elettroniche. Più informazioni si possono trovare sul sito www.catoband.com o su Facebook.
Il servizio di Antenna2 con l’intervista a Cato: