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Fiumenero, presepe vivente subito col pienone

È subito un successo, la decima edizione del presepe vivente di Fiumenero. Il primo appuntamento con la manifestazione, ieri sera, ha richiamato nella frazione di Valbondione tantissima gente. In alcune delle case che ospitano gli antichi mestieri e le tradizioni di una volta si faceva persino fatica ad entrare.

Il pienone la dice lunga su quanto sia forte il desiderio di scoprire o riassaporare un mondo che non c’è più. Forse c’entra anche quel bisogno innato di ritrovare le proprie radici. Forse la nostalgia per un tempo che camminava piano, anche se con molte meno comodità.

Si scolpisce il legno

Bisogna poi riconoscere che ormai la manifestazione si è fatta un nome, grazie anche alla cura con cui viene allestita dagli «Amici del presepe», coordinati da Gian Mario Rodigari, Graziano Semperboni e Paola Piffari. Quest’anno le comparse sono quasi duecento. Tantissimi gli antichi mestieri proposti, legati alla tradizione contadina dei nostri paesi nella prima metà del Novecento.

Il fabbro

Non bisogna poi dimenticare l’incanto, la suggestione del borgo di Fiumenero. Tante case conservano immutati i tratti di una volta. Tra le vie strette, nelle corti, vicino ai camini il passato sembra riprendere forma: risuonano i rumori, le voci, i canti di un tempo. Così come ritornano sapori e profumi.

L’osteria

Dopo il debutto di ieri sera, il presepe vivente tornerà all’Epifania. Il 6 gennaio di nuovo alla sera, dalle 20,30. Sabato 7 di pomeriggio, dalle 15,30. In entrambe le occasioni arriveranno anche i Re Magi. Da segnalare che per i visitatori sono a disposizione bus navetta gratuiti dalle aree parcheggio all’ingresso del percorso.

La natività
La scuola
Il matrimonio

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