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La polemica della Cunella, terza puntata

La querelle sulla strada della Cunella non accenna a spegnersi. Innescata dalla prima cittadina di Villa d’Ogna Angela Bellini, portata avanti dal collega di Ardesio Yvan Caccia, adesso vede intervenire il sindaco di Valgoglio Eli Pedretti.

Lunedì un masso caduto in zona Festi Rasini a Villa d’Ogna ha costretto a chiudere per diverse ore la strada provinciale. Martedì Angela Bellini ha rilanciato l’importanza della Cunella come collegamento alternativo. Ha pure biasimato i colleghi di Ardesio e Valgoglio che, in estate, avevano chiesto di destinare una parte dei fondi stanziati per la Cunella alla sistemazione dell’asse Valcanale-Colarete. Il sindaco di Ardesio ha risposto sottolineando che anche la Bani-Novazza può rappresentare un’alternativa alla provinciale in caso di necessità.

Ora anche il primo cittadino di Valgoglio s’inserisce nella polemica. «Dispiace che la signora Bellini si dimentichi che nel 2014 la Comunità montana (quando Pedretti era presidente, ndr) aveva elargito 30 mila euro a fondo perduto per la sistemazione della Cunella. Tutto questo, in tempi non sospetti e non alla vigilia delle elezioni come avvenuto quest’anno con quel montepremi da oltre 200 mila euro (i fondi Bim messi a disposizione dalla Comunità montana per la Cunella, ndr)».

Pedretti precisa che «nessuno voleva impoverire questo intervento. La nostra era soltanto un’accorata richiesta in quanto è sì importante la Cunella, ma va ricordato che l’asse Valcanale-Bani-Colarete è un’alternativa importante alla provinciale in caso di dissesto idrogeologico».

Sia Ardesio sia Valgoglio hanno poi trovato lo stesso i soldi per sistemare le loro strade. «Ringrazio il Bim per l’aiuto che ci ha dato: un vero aiuto attento alle problematiche del territorio – aggiunge Pedretti -. Grazie anche al presidente della Comunità montana Danilo Cominelli che ha messo una quota piccola, ma significativa. Dispiace che queste polemiche emergano da chi crede che fare squadra aiuti la montagna e poi si comporta in maniera diversa».

I fondi ottenuti da Valgoglio verranno utilizzati a Novazza, di fronte al monumento ai Caduti del lavoro. «C’è stato un dissesto che ha fatto abbassare il sedime stradale, tanto che ora i guardrail emergono di pochi centimetri. È fondamentale intervenire subito, perché si tratta di una strada trafficata. Nei mesi scorsi, in seguito alla chiusura dal lato di Bani, tutto il traffico verteva su Colarete e Novazza».

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