Album of the week

CONFESS – Haunters

A tre anni dal debutto discografico tornano a farsi sentire gli svedesi Confess, una delle più promettenti band di sleaze rock partorite dalla sempre florida scena scandinavia.

Rispetto all’esordio siamo passati da una formazione a cinque a quella attuale a quattro, con l’ingresso del nuovo bassista Van Noice accanto ai confermati John Elliot ( voce ), Samael ( batteria ) e Blomman ( chitarra ). Dopo una breve intro si parte con “Strange Kind of Affection” che è stata scelta anche come primo singolo, canzone veloce, potente e giocata su un coro molto azzeccato che ricorda non poco gli Hardcore Superstar della seconda parte di carriera. “Stand Our Ground” ha un riff minaccioso che descrive bene quale sia la differenza tra questo disco e l’esordio: una diminuzione della parte più prettamente sleaze del loro suono per favorire un approccio più massiccio, oserei dire in qualche frangente quasi metal old school. “We Are The Rats” è un’altra bordata in piena faccia, e grazie anche ad una produzione pulita, riusciamo appieno ad apprezzare l’attitudine “in your face” del quartetto svedese. Una delle qualità migliori dei Confess rimane comunque quella di sapere unire a questo sound molto aggressivo una cura delle melodie a livello vocale notevole. merito soprattutto di John Elliot, cantante che riesce a districarsi tra le due anime della band senza problemi. Esempio è “Haunting You”, dove ad una struttura prettamente metal si affianca un cantato molto melodico, per un risultato finale molto personale. All’insegna di tanta melodia è anche “Talia” che vedrei bene come prossimo singolo e che si distacca abbastanza da quanto sentito fino ad ora, attingendo dalla florida scena melodica scandinava. Ma è solo un episodio perchè poi si torna a picchiare duro con “Animal Attraction” e “Lady of the Night”, altri esempi della strada intrapresa dai nostri. Menzione a parte merita “How Could I Let You Go”, ballata che continua nella tradizione inaugurata nel disco d’esordio dalla bellissima “Take Aim” e che se pure non raggiunge quelle vette si fa apprezzare non poco. Curiosa la scelta di chiudere il disco con ben due cover: “Eye To Eye” di Tevin Campbell, colonna sonora di un film Disney degli anni ’90 e “Vittring” del cantante svedese Magnus Uggla, pop rock che nella versione dei Confess diventa un rock’n’roll ad alto voltaggio. Ottimo ritorno, a mio parere una delle band scandinave migliori della scena attuale, capaci anche nello stesso disco di affrontare soluzioni diverse ed uscirne vincitori. Un plauso anche alla SG Records, etichetta italianissima che ha scommesso sui Confess.

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