Album of the week

HONEYMOON SUITE – Hands Up

Sono passati ben 9 anni dall’ultimo lavoro in studio della band canadese,che torna sulle scene con questo nuovo “Hands Up”, realizzato tramite la piattaforma Pledge Music, un metodo di cui abbiamo già parlato e che permette di fatto ad una band di farsi finanziare il disco dai fan che acquistano a scatola chiusa lo stesso ancor prima di essere realizzato.

La band è per 4/5 quella che debuttò nel lontano 1984, guidata dall’ottima voce di Johnnie Dee che nonostante il passare degli anni si è mantenuta su ottimi livelli permettendo alla band di presentarci un disco fresco e accattivante. La formula è rimasta quella che ha caratterizzato da sempre l’approccio del quintetto canadese, un melodic rock brillante e dinamico, come si evidenzia fin dalla title track che apre l’intero lavoro, giocata sulla contrapposizione tra chitarra e tastiere e ben orchestrata dalla voce di Dee. “Like The Stars” ha un flavour quasi pop, pezzo che vede il massiccio uso di chitarre acustiche e che gode di un approccio molto radiofonico. Su territori invece più canonici per la band si muovono “One Step Closer” e “Hey Deanna”, pezzi che potrebbero benissimo risalire alle session del precedente album “Clifton Hill”. “1986” invece tiene fede al titolo e ci catapulta direttamente nell’età dell’oro del melodic rock, uno di quei brani che andrebbero ascoltati in una calda giornata estiva a bordo di una decappottabile per poterne godere appieno. In “Market Square” assistiamo al duetto tra la voce di Dee e quella di Leah Marlene Grehan, figlia del chitarrista Derry Grehan per un risultato finale decisamente gradevole. L’album si chiude con due classici come “Burning in Love” e “New Girl Now” riproposti qui in versione live, che ci confermano il buono stato di salute dei nostri, alfieri di un suono che non ne vuole sapere di abdicare.

 

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