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Val Vertova, il Comitato promuove una serata

La Val Vertova non è definitivamente salva, lo teme il “Comitato Val Vertova Bene Comune” che il 22 giugno (alle 20.30, nella sala Polivalente della Fondazione Cardinal Gusmini) ha in programma un’assemblea pubblica.

Nei mesi scorsi il comitato ha raccolto circa 11.000 firme di cittadini, iniziativa volta a chiedere agli enti coinvolti nel rilascio delle concessioni di tenere conto dell’importanza ambientale della Val Vertova. Mentre la Provincia ha negato l’autorizzazione alla realizzazione di due centraline, è atteso per settembre l’esito del ricorso avanzato dai proponenti.

Per tutelare l’area in via definitiva c’è chi propone di ricorrere a un vincolo ambientale. «La Val Vertova è un’occasione per vedere una natura particolarmente bella – afferma Giambattista Moroni, Guardia Volontaria Ecologica che spesso mostra alle scolaresche le bellezze di questo luogo -. La Val Vertova è un grande laboratorio per l’educazione ambientale e un parco per la ricreazione: c’è chi ci va per stare al fresco, per metterci i piedi in acqua, per fare un bagno nella stagione più afosa, ma è frequentata anche in tutte le stagioni. Se è vero che la società immobiliare che voleva realizzare due centraline ha ritirato il vecchio progetto non è detto che in futuro possa esserci ancora una nuova iniziativa presentata in una forma più adatta per essere recepita. L’unica possibilità per stare tranquilli è che la Val Vertova diventi un territorio vincolato per i suoi pregi ambientali, specialmente nel tratto iniziale. La produzione di energia elettrica pulita è comprensibile, ma in questo caso non mi sembra corretto. Sarebbe come pretendere di mettere dei pannelli solari in un parco pubblico frequentato dalla gente, fare energia elettrica pulita in un parco pubblico frequentatissimo non ha senso».

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