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1,8 km di salita (e mille metri di dislivello) in poco più di mezz’ora

In 65 hanno corso in salita, ieri a Valgoglio, alla This Is Vertical Race. Una competizione durissima con un dislivello di mille metri e uno sviluppo di 1,8 km sulla dorsale che divide la Val Sanguigno dalla zona dei Laghi. Una prova cronometrata con partenze ogni 30 secondi dalla centrale Enel di Aviasco.

L’ultimo atleta a prendere il via è stato il trentino Patrick Facchini, già vincitore dell’edizione 2015. L’ex ciclista professionista, alfiere del team La Sportiva, è tornato al successo in Alta Valle Seriana. Chiudendo la prova in 33’22” non ha battuto il record appartenente a Marco Moletto (33’18” nel 2016), ma ha migliorato la propria prestazione di ben 39” scrivendo per il secondo anno il proprio nome nell’albo d’oro.

Patrick Facchini (photo credit Alexposure Photography)

«Ci tenevo ad esserci – ha dichiarato il campione italiano vertical Fidal 2017 -. Ho trovato un’organizzazione perfetta sotto ogni punto di vista. Tra tutte le gare di sola salita a cui abbia mai partecipato, quella di Valgoglio in quanto a durezza è seconda forse soltanto a Fully. Stavo bene e puntavo al record, per soli 4” non ce l’ho fatta, è stata comunque una buona prova, la condizione c’è e questo mi fa ben sperare anche per le prossime gare: la vertical di Limone e poi Fully».

Fabio Pasini (photo credit Alexposure Photography)

Medaglia d’argento per il fondista Fabio Pasini, campione nazionale in carica di team sprint, che a fine novembre comincerà l’ultima stagione sugli sci da atleta professionista e che non ha voluto mancare alla gara sui sentieri di casa. 36’01” il suo crono. Sul terzo gradino del podio colui che comanda la cabina di regia della manifestazione, vale a dire Manuel Negroni, come Pasini valgogliese doc, che ha chiuso la sua fatica in 38’32”. Nella top ten di giornata Francesco Carrara, Giovanni Zamboni, Davide Scolari, Daniele Tomasoni, Angelo Corlazzoli, Daniele Carobbio e Giuseppe Zanon.

Il podio maschile (photo credit Alexposure Photography)

La gara in rosa è stata dominata da Paola Gelpi. Trentina d’adozione, la nuova Laspo Girl ha fermato il cronometro su 44’24”, a 2’38” dal primato femminile che resta nelle mani di Beatrice Deflorian (2016). «Una gara bella e durissima, sicuramente la vertical più impegnativa che abbia mai affrontato – ha raccontato la comasca che da quattro anni vive in Trentino dove studia fisioterapia e lavora come maestra di sci -. Sono passata dal canottaggio alla corsa in montagna e sto provando tutte le discipline, dalle gare in salita alle skyrace. Al secondo posto la vincitrice dell’edizione zero, Silvia Cuminetti, con il tempo di 45’39”, e a far loro compagnia sul podio Laura Tiraboschi, terza in 52’54”. A seguire Maddalena Mognetti e Silvia Chiappa.

Silvia Cuminetti (photo credit Alexposure Photography)

L’evento, patrocinato dal Comune di Valgoglio, è stato organizzato da Manuel e Silvio Negroni in collaborazione con lo Sci Club Gromo.

Lo splendido panorama della gara (photo credit Alexposure Photography)

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