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Cabinovie e centri ricerca, il futuro secondo Vivi Ardesio

Pensa in grande, Vivi Ardesio. L’ente per il turismo del paese seriano ha presentato il suo progetto di sviluppo “Orobie Vision 2030”. Lo stesso premiato nelle scorse settimane a Londra con il “Bond Street Awards”.

L’occasione è stata la serata “Il turismo sostenibile sulle Orobie”, ospitata dal cineteatro dell’oratorio. Un incontro affollato di ospiti e autorità. Tra gli altri, il rettore dell’Università di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini, la consigliera regionale Lara Magoni, il presidente del Parco delle Orobie (e sindaco di Ardesio) Yvan Caccia, il presidente del Cai di Bergamo Paolo Valoti, il presidente di Promoserio Maurizio Forchini, il presidente del Gruppo di azione locale Valle Seriana e Laghi bergamaschi Alex Borlini.

Nata come associazione di volontariato per dare slancio al turismo in paese, Vivi Ardesio nel suo primo anno di vita ha lavorato soprattutto per consolidare alcune iniziative. Prima fra tutte l’apertura dell’ufficio turistico, attivo da aprile. Ma gli obiettivi sono grandi. Il  progetto a cui si sta lavorando è ultra ambizioso: parte dall’anello delle Orobie per estendersi ai territori vicini.

Un momento della serata

Si parla della possibilità di realizzare infrastrutture come treni elettrici, strade sopraelevate  e collegamenti sotterranei. C’è l’idea di puntare di nuovo sul progetto di comprensorio sccistico e magari realizzare una cabinovia che da Ardesio arrivi in Vodala. E poi un turismo sostenibile, strettamente connesso al benessere e all’ambiente. Altro tema è quello della bioedilizia con l’opportunità di portare sul territorio laboratori di ricerca o anche centri accademici. Senza dimenticare il filone dei convegni e dei seminari.

Un progetto davvero complesso, che presuppone investimenti da «centinania di milioni di euro», è stato detto. In effetti, la partita da giocare è proprio quella dei capitali. Ma fa parte di una fase più avanzata. Chi vuole saperne di più, comunque, può visitare il sito www.viviardesio.com (ma bisogna sapere l’inglese, perché non c’è traduzione).

«Nel 2018 e 2019 cercheremo di mettere le basi di questo progetto per vedere se ha le gambe per camminare», ha detto il presidente di Vivi Ardesio, Fabrizio Zucchelli. Nel frattempo, l’associazione lavora anche ad obiettivi più a breve termine. «Da una parte cercheremo di chiudere l’accordo con il Cai per far diventare il nostro ufficio turistico un terminale di accoglienza e promozione dell’anello delle Orobie – ha detto ancora Zucchelli -. Altro obiettivo è iniziare un percorso per gli affitti brevi. Abbiamo carenza di posti in albergo e dall’altra parte appartamenti liberi. Vorremmo che questi spazi potessero essere messi a disposizione dei turisti».

L’intervista di Antenna2 a Fabrizio Zucchelli:

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