Esordio discografico per i Flush The Fashion da Copenaghen, Danimarca, band che annovera tra le proprie fila un paio di componenti degli Star Rats, autori di tre buoni dischi di sleaze rock tra il 2004 e il 2009.
Di quella band ritroviamo il chitarrista Dennis Post e il cantante Magnus MP Moller, a cui si aggiungono l’altro chitarrista Rune Buck e il batterista Niels Alex Larsen, mentre per i concerti al basso è stato reclutato K.D. Johansen ( Supercharger ). Abbiamo parlato spesso ultimamente di come il movimento rock’n’roll scandinavo riesca quasi sempre a tirar fuori delle band interessanti, e anche nel caso dei Flush The Fashion il giudizio è sicuramente positivo. Si respira il profumo del rock’n’roll alla Backyard Babies sia nell’iniziale “Thunderdogs” che in “Midnight Drunk at Noon”, scelta anche come singolo e che si ispira anche al classico rock’n’roll degli anni ’50 ( dare un occhio al video per conferma ). Molto più aggressiva “Burn It Down” che insieme a “Medicated Freakshow” e alla conclusiva “Bullies” sono le canzoni in cui i nostri pigiano sull’acceleratore con sprazzi persino di doppia cassa. Ma le mie preferenze vanno sicuramente a pezzi come “Preachermans Door” e “Backstage Pass”, con quel loro incedere tipicamente scandinavo e votato alla ricerca di una melodia vincente. In totale sono 10 canzoni per una durata che non supera i 40 minuti, in cui non manca neanche la classica ballata, e “Letters From a Rooftop” è davvero una gran bella canzone. Se la scena scandinava melodic rock sta mostrando un pochino la corda negli ultime tempi, non si può certo dire altrettanto di quella più votata al rock’n’roll, i Flush The Fashion sono la conferma di uno stato di forma invidiabile.