Album of the week

JK NORTHRUP & DAVID CAGLE – That’s Gonna Leave A Mark

Per chi segue da qualche annetto la scena hard rock mondiale il nome di JK Northrup non sarà di certo nuovo, avendo in passato collaborato e scritto materiale per band quali King Kobra, Foreigner, XYZ e per la sua carriera solista, spesso affiancato dal grande Paul Shortino ( Quiet Riot, King Kobra ) alla voce. In questa occasione invece dietro al microfono troviamo David Cagle, talentuoso singer americano già visto con i Liberty & Justice.

A completare la formazione che suona in questo album troviamo Larry Hart al basso ( anche lui con collaborazioni varie tra cui gli stessi King Kobra e i Gipsy Soul insieme a Northrup ), Steve Brown alla batteria ed Eric Ragno alle tastiere, musicista che in passato ha collaborato con decine di grandi artisti come Alice Cooper, Paul Stanley dei Kiss, ZZ Top e molti altri. Un album questo che si basa sul grande lavoro di Northrup sia in fase ritmica che solista, chitarrista molto dotato tecnicamente ma che preferisce mettere il proprio talento al servizio della canzone piuttosto che farne sfoggio in maniera esagerata. “The Night Is Mine” apre le danze, hard rock roccioso ben guidato dalla voce di Cagle, le sonorità sono abbastanza classiche anche se il suono di Northrup guarda anche a cose più “moderne”. “Gone” mi ha fatto venire in mente le ultime cose dei canadesi Harem Scarem, e in effetti se dovessi fare un paragone direi che questo album può ricordare quanto fatto appunto dagli Harem Scarem sull’ultimo album. “The Moment” è una delle mie preferite del disco, canzone costruita su un bel tappeto di tastiera di Ragno e cantata alla grande da Cagle, che si dimostra all’altezza anche quando deve calarsi in brani più tranquilli, come la ballata “Chasing Ghosts”. L’album è tutto un susseguirsi di brani più tosti come “Sting Of Her Kiss” e la title track, quest’ultima con dei suoni quasi alla Alter Bridge, e cose più melodiche come “Another Goodbye” e “For Sure Thing” ( tra Harem Scarem e Trixter ). Nota di merito sicuramente anche per la produzione curata dallo stesso Northrup, che dona al disco un suono fresco e al passo con i tempi.

L’album viene pubblicato dall’etichetta australiana Melodic Rock Records, mentre la consigliata versione giapponese dalla sempre più attiva Anderstein Music, etichetta che si sta sempre più ritagliando uno spazio importante nell’affollato mercato discografico nipponico.

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