Album of the week

MASS – When 2 Worlds Collide

Sono passati ben 8 anni dall’uscita di “Sea of Black”, ed è un vero piacere ritrovare la band di Boston con questo nuovo lavoro, il terzo su etichetta Escape Music.

Attivi fin dai primi anni ’80 ( il primo ep autoprodtto è datato infatti 1984 ), il quartetto sta vivendo una seconda giovinezza artistica davvero interessante, cominciata nel 2007 con “Crack of Dawn”,  continuata con il già citato “Sea of Black” nel 2010 e ora con questo nuovo “When 2 Worlds Collide”. Come nelle precedenti releases la band gira intorno alla carismatica figura del cantante Louis St. August, a cui si aggiungono i fidi Gene D’Itria alla chitarra, Joey “Vee” Vadala alla batteria e Michael Palumbo al basso. L’inizio è di quelli tosti, “Just Can’t Deny” è un roccioso pezzo hard rock in cui la parte del padrone la fa la sezione ritmica, riffone classicamente anni ’80 e inserti di hammond a cura dell’ospite Jeremy Heussi per un pezzo d’apertura subito coinvolgente. A seguire troviamo “Only a Dream”, melodic hard rock dalle influenze quasi dokkeniane soprattutto nel cantato di St. August, influenze queste che ritroviamo anche nel pezzo successivo “Falling in Love”, mid tempo dotato di un ottimo refrain. Una chitarra acustica introduce “Alive”, altro pezzo di puro hard rock, che precede “Second Hand Rose” una delicata ballata che parte per solo piano e voce e che poi si sviluppa in un brano dal profumo ottantiano, con tanto di synth nel break centrale. Una linea di basso minacciosa introduce “Turn It Over”, dai suoni quasi “moderni”, anche se poi nel ritornello è la melodia a farla da padrona, il riff ricorda qualcosa dei Black Label Society. “Revenge For The Maiden” è lanciata a tutta velocità, mentre “Some Time Ago” ha delle sfumature quasi prog, ancora una volta è il refrain a segnare un punto a favore del pezzo. Andando verso la fine troviamo la delicata “Stand Alone”, una semi ballata con un’ottima prova di St. August e che vede come special guest Michael Sweet degli Stryper, che in passato era stato il produttore del disco di maggior successo dei Mass, “Voices in the Night” uscito nel lontano 1989,  e la conclusiva “When 2 Worlds Collide” , una delle mie preferite del disco, un classico pezzo di hard’n’heavy anni ’80 che chiude alla grande un lavoro che nel complesso è da valutare in maniera molto positiva.

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