Album of the week

MICHAEL BORMANN – Rock Hard

In attesa del nuovo disco a nome Michael Bormann’s Jaded Heart che è in fase di realizzazione, il cantante tedesco ha pubblicato qualche mese orsono questo “Rock Hard”, di fatto una compilation che racchiude pezzi del suo cammino prima con i Jaded Heart e successivamente della sua carriera solista, in una veste rimixata o completamente rinnovata, con l’aggiunta di un paio di nuove canzoni.

Per chi non lo conoscesse ricordiamo che Bormann è stato il cantante dei Jaded Heart appunto per ben 7 album ( i migliori della band tedesca ), ha militato per un breve periodo nei Bonfire senza però incidere nulla e ha prestato la sua voce a diverse altre band come Bloodbound, Rain, Redrum, Biss, Charade e molti altri, oltre ad una nutrita serie di dischi solisti e una partecipazione in veste di giudice al programma televisivo “The Voice”, ovviamente nella sua versione tedesca.  Questa compilation capita a proposito per chi non avesse molta dimestichezza con una delle più belle voci dell’hard rock tedesco, e che troverà in queste 16 canzoni motivo di sicuro interesse. Brani come l’iniziale “Conspiracy” ( dall’omonimo disco del 2006 ), “Live Your Life” ( da “Capture The Moment” del 2008 ) e “Breathless” ( da “Different” del 2015 ) sono perfetti esempi del sound di Bormann, hard rock che pesca a piene mani dalla tradizione teutonica e al servizio della sua voce, sempre carica di feeling e che nel corso degli anni lo ha reso uno dei cantanti di genere più apprezzati nel vecchio continente. Come dicevamo non mancano le canzoni riferite al periodo con i Jaded Heart, “Anymore” e “Live and Let Die” ci rimandano ai tempi che furono e che vedevano la band come una delle migliori della scena hard rock tedesca degli anni ’90, insieme a Bonfire e Fair Warning. Riuscita decisamente anche la nuova versione di “Stand Up”, trasformata rispetto all’originale in brano semiacustico in cui ancora una volta risalta la splendida voce di Bormann. In attesa di poter ascoltare il nuovo lavoro, che fin dal monicker lascia presagire un ritorno alle sonorità di inizio carriera, godiamoci questa raccolta che fotografa in maniera esaustiva la carriera di un cantante che forse ha raccolto meno di quanto meritato.

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