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Punto nascita, il comitato chiede ai sindaci di schierarsi

Ieri sera, nella sede della Comunità montana di Clusone, c’è stato un nuovo incontro tra i sindaci per la vicenda punto nascita di Piario. All’incontro ha partecipato anche Francesca Giacometti, portavoce del neonato comitato “Piario non si tocca”.

All’esterno della Comunità montana c’erano anche alcuni cittadini e membri del comitato. Hanno voluto esserci per far sentire il proprio sostegno nella partita per cercare di salvare il punto nascita, che a fine giugno la Regione ha deciso di chiudere, in seguito alla decisione del Ministero di non concedere una deroga. Dopo il suo intervento, Francesca Giacometti è uscita e ha spiegato cosa ha detto ai sindaci nel corso della riunione (che era a porte chiuse).

«Ho chiesto formalmente ai sindaci di entrare nel comitato attraverso una delibera di Giunta. Ora si tratta di capire chi vuole spendere energie e tempo per punto nascita, e metterci la faccia. Perché noi possiamo essere in tanti, ma un sindaco che con una delibera di Giunta viene legittimato a rappresentare il suo paese ha un peso diverso. Adesso capiremo chi veramente crede in questa battaglia ed è pronto a fare tutto il possibile per salvare il punto nascita, e chi invece si chiamerà fuori».

Francesca Giacometti ha anche detto che il comitato ha in mente azioni «a 360 gradi». Fra queste anche «manifestazioni di piazza: dal volantinaggio fino al blocco del traffico». Ma c’è anche l’intenzione di continuare a confrontarsi a livello istituzionale. «Puntiamo ad ottenere un incontro con l’Azienda ospedaliera per una lettura approfondita dei dati che sono stati portati in Regione e hanno affiancato le richieste di deroga. Pensiamo anche di tornare in Regione per parlare con l’assessore al Welfare Giulio Gallera, ma anche con l’assessore al Bilancio Davide Caparini, per leggere meglio la situazione».

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