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Clusone, in San Defendente il ricordo di Pier Antonio Brasi

Tutti la conoscono come San Defendente, ma la chiesetta vicina all’ex ospedale “San Biagio” di Clusone è dedicata anche a San Rocco. L’edificio, in effetti, venne costruito nel 1470, in seguito a un voto pronunciato dalla comunità durante una pestilenza. E San Rocco è il santo più invocato, a partire dal Medioevo, come protettore dalla peste.

Nella chiesa di Clusone, San Rocco è raffigurato spesso, nella tipica iconografia, mentre scopre una piaga, segno della peste, su una gamba. La sua festa si celebra il 16 agosto. Anche a Clusone il santo viene ricordato, come in tanti altri paesi della nostra zona. «Si tratta di una festività importante per tutta la comunità di Clusone – sottolinea Paola Giudici, del Comitato di San Defendente -. Una festività che coinvolge anche i turisti e villeggianti presenti in questo periodo».

Il programma del 16 agosto prevede alle 8,30 una prima messa e alle 10 la mesa solenne. Il pomeriggio sarà dedicato allo svago e alla cultura con bancarelle e animazione lungo via San Defendente dalle 16, visita guidata alla chiesa alle 17. Alle 20,30 la messa con la processione per le vie del quartiere e sosta alla Fondazione Sant’Andrea. Al termine, il concerto della banda cittadina. Alle 22,30, infine, i fuochi d’artificio e l’estrazione della sottoscrizione a premi.

La chiesa di San Defendente all’interno

La festa di San Rocco quest’anno assume un significato particolare per il Comitato che si prende cura della chiesa. «Il Comitato è stato fondato dieci anni fa – prosegue Paola Giudici –  e nel corso di questo periodo sono state promosse numerose attività per valorizzare questo luogo di fede e di arte». L’anniversario verrà ricordato questa sera (giovedì 9 agosto) con un concerto.

Dalle 21, nella chiesa di San Defendente, si esibirà il quartetto di clarinetti “Four Reeds Quartet” (Cristian Canini, Denis Benzoni, Laura Calandrina, Luca Bonaldi). «Con questo appuntamento ricorderemo anche il nostro presidente Pier Antonio Brasi, recentemente scomparso – aggiunge Paola Giudici -. Sono stati anni belli, importanti, quelli che abbiamo vissuto con lui. Un imprenditore di successo, di grande valore, che ha lasciato in questo luogo una traccia indelebile. Ha infatti promosso e finanziato il restauro della chiesa, fino all’ultimo affresco riportato alla luce due anni fa».

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