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Tunnel per la via Mala, interrogazione al Senato

La senatrice di Forza Italia Alessandra Gallone nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione sulla situazione della via Mala con cui ha postulato la soluzione di un tunnel per il tratto più pericoloso.

«Dopo essermi confrontata con il sindaco di Vilminore di Scalve Pietro Orrù – spiega la senatrice -, con il quale abbiamo condiviso il percorso da intraprendere, ho presentato in Senato, al Ministero dei Trasporti, al Ministro Toninelli, un’interrogazione specifica che riguarda la via Mala. La questione che interessa la via Mala è dovuta al fatto che quando vi sono particolari condizioni atmosferiche il passaggio su quella strada diventa pericoloso. Nonostante le reti poste e gli interventi prontamente eseguiti serve un intervento. Chiediamo fortemente al Ministro, anche attraverso Regione Lombardia affinché si possa realizzare l’ultimo tratto della galleria con il quale e mettere in sicurezza il passaggio delle persone e dei mezzi. La via Mala comunque è una via di percorribilità sostenuta perché serve aziende del territorio e i ragazzi che vanno a scuola. Non possiamo permetterci di mettere in pericolo nemmeno una vita umana».

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. –
Premesso che:

sono giunte all’interrogante le preoccupazioni degli amministratori e degli abitanti della valle di Scalve, in provincia di Bergamo, sulla situazione attuale delle strade verso la valle; 

vi si accede dal passo del Vivione (valico alpino aperto pochi mesi all’anno), da Borno (Brescia) con la strada provinciale 59, dal passo della Presolana (strada statale 671) e soprattutto dalla via Mala (ex strada provinciale 294) che si collega alla Valcamonica costeggiando il fiume Dezzo; 

nella valle di Scalve, distribuite sui quattro comuni, vi sono diverse aziende che rappresentano la principale fonte lavorativa degli scalvini in quanto danno occupazione a più della metà della popolazione residente (Graphicscalve SpA, Moreschi Srl, Effedimeccanotek solo per citarne alcune), e che devono obbligatoriamente transitare sulla via Mala per il trasporto della materia prima in entrata e del prodotto finale in uscita;

 nonostante non si possa considerare un percorso comodo dal punto di vista viario, considerato che in diversi punti presenta dei restringimenti della carreggiata e dei massi affioranti a monte che sovente danneggiano gli autoarticolati dei trasportatori che si recano nelle aziende scalvine, la via Mala, che si snoda su due territori comunali differenti, Angolo Terme (Brescia) e Colere (Bergamo), ha sempre rappresentato la principale arteria stradale della valle di Scalve;

tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, la strada è stata interessata dalla realizzazione di quattro differenti gallerie, tre nel comune di Colere e una nel comune di Angolo Terme, che hanno circoscritto la zona pericolante, limitandola al solo tratto centrale di 5 chilometri, l’unico a cielo aperto e, pertanto, maggiormente esposto alle calamità naturali;

i diversi interventi di messa in sicurezza che si sono susseguiti negli anni, primo fra tutti la posa di reti paramassi, non sono sufficienti a garantire la sicurezza, considerato che il distacco e la caduta di massi sull’asfalto e, in casi più gravi, sui veicoli in transito, determinano interruzione della viabilità e rischi fisici per le persone;

per risolvere la situazione sarebbe opportuno realizzare una nuova galleria che unisca i due tratti già “coperti” da quelle esistenti, al solo fine di garantire un futuro certo o quasi alle aziende scalvine e di conseguenza a tutti i cittadini della valle di Scalve che, con tanto amore per la propria terra d’origine, scelgono di viverci e dunque di mantenere vivo il territorio,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione e se ritenga di adottare urgenti iniziative al fine di realizzare il collegamento stradale di cui i territori della valle di Scalve necessitano.

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