FeaturedNotizie

Limiti sulle strade in Valle Seriana, le reazioni della politica

I limiti di velocità in Valle Seriana e i controlli effettuati sui veicoli hanno aperto il dibattito non solo sui social network. La situazione ha interessato anche la politica locale.

Ieri il consigliere provinciale di minoranza (Lega) Alberto Ongaro ha presentato un’interrogazione con cui ventila come in alcuni tratti i limiti imposti per via delle condizioni del fondo non dovrebbero essere più necessari dopo la realizzazione dei lavori con cui è stato ripristinato il manto stradale. Il consigliere segnala inoltre il malumore generato dalla pioggia di multe causata dal sistema di rilevazione scout speed. 

Alberto Ongaro

Il consigliere provinciale e sindaco di Premolo Omar Seghezzi ha affermato: «La situazione che si è creata con questi controlli serrati sul rispetto dei limiti di velocità mette in evidenza l’inadeguatezza della nostra strada provinciale. Passando in aree antropizzate e per le caratteristiche stesse della strada, sono non sono possibili limiti superiori ai 60-70 chilometri orari. I controlli hanno quindi messo in evidenza problematiche più grandi che affronteremo negli enti sovracomunali, tra cui anche la Comunità Montana, che già nel programma elettorale ha messo tra i primissimi punti la presentazione di una progettualità di adeguamento della rete stradale valliva. In questi giorni ho avuto modo di sentire e sollecitare il presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli. Nei prossimi giorni verranno eseguiti lavori di manutenzione nelle gallerie di Albino e a seguire verranno cercate soluzioni sui limiti di velocità in alcuni tratti della nostra strada».

«Personalmente preferisco una modalità di controllo diversa – continua Seghezzi – che consenta anche di fermare i veicoli per valutare anche l’identità e lo stato dei conducenti».

Omar Seghezzi

Su questo tema, sulle sue pagine social, è intervenuto anche il sindaco di Onore Michele Schiavi che solleva il tema delle ricadute negative sull’Alta Valle Seriana.
«Su sollecitazione di molti cittadini, tra amministratori della Valle Seriana stiamo facendo un ragionamento perché l’abbassamento dei limiti su alcuni tratti di provinciale e l’elevato numero di multe di questi ultimi giorni ci ha fatto pensare», sottolinea Schiavi. Il sindaco di Onore parla di una «valle rallentata dal traffico normale, ma anche dai nuovi limiti e da questi controlli eccessivi che oltretutto disorientano la gente».

La situazione che si è creata, secondo Michele Schiavi, va a peggiorare alcuni problemi che il territorio si trova ad affrontare già da tempo. «Siamo una valle con evidenti problemi demografici: in cinque anni la zona della Val Seriana e della Val di Scalve ha perso parecchi abitanti. Sia perché c’è la tendenza a fare meno figli sia perché molte giovani coppie si sono trasferite in zone più vicine alla città e al loro posto di lavoro».
Secondo il sindaco di Onore, la situazione attuale del traffico «non aiuta le imprese che decidono di investire in montagna con costi di logistica molto più alti delle aziende in città e in pianura. L’allungamento dei tempi sulla strada non invoglia nemmeno le imprese a venire a investire in montagna e quindi a creare nuovi posti di lavoro per far rimanere i nostri giovani e le nostre famiglie sul territorio».

Schiavi vede inoltre altre ricadute negative. «Siamo una valle che sta tentando di puntare sempre di più sul turismo. Ma purtroppo non abbiamo un efficiente sistema di trasporto pubblico locale. Questo ci penalizza molto, perché i turisti possono raggiungere la nostra valle solo tramite l’auto o mezzi privati. Una valle intasata dal traffico, in cui da Rovetta fino all’imbocco della Montenegrone ci sono 15 diversi cambi di limiti di velocità, non invoglia certo i turisti a raggiungerla».

«Le polemiche di questi giorni – conclude il primo cittadino di Onore – sono un’opportunità per rivedere i limiti di velocità sulla provinciale della Val Seriana. Dopo i lavori di manutenzione stradale effettuati ultimamente, certi limiti possono essere alzati. In questo modo è possibile dare un segnale che non si considerano i cittadini di montagna cittadini di serie B».

Michele Schiavi

Anche il consigliere regionale Jacopo Scandella ha colto l’occasione per alcune precisazioni: «Nelle ultime settimane sono fioccate multe a raffica nel tratto compreso tra il Ponte del Costone e Nembro e sulla strada verso Casnigo, non perché la Provincia abbia cambiato i limiti di velocità – che sono rimasti identici – ma perché è stato utilizzato dal Consorzio di Polizia Locale competente un nuovo strumento di rilevazione – lo Scout Speed – con un livello di tolleranza più basso (5 km/h). Una strada che passa rapidamente dall’essere superstrada, poi rotatoria, zona di centro abitato o con innesti da vie laterali, si presta purtroppo poco ad avere limiti di velocità uniformi. Per questo, non potendo modificare i limiti in maniera sostanziale, ritengo che uno strumento come lo Scout Speed vada utilizzato con buon senso. Per sanzionare sì chi viaggia a velocità troppo elevate mettendo a rischio l’incolumità sua e degli altri, ma tenendo conto del fatto che in alcuni tratti gli automobilisti sarebbero costretti a decelerare in pochi metri dai 90 ai 50 km/h per non incorrere in sanzioni. Un livello di tolleranza più alto aiuterebbe a gestire in sicurezza questi cambi di limite dovuti alla conformazione della strada».

Jacopo Scandella

Condividi su:

Continua a leggere

“La Grande Guerra”: su Antenna2 lo spettacolo di Coro Idica e banda Legrenzi
Roma, travolto da un furgone: muore carabiniere di Cornale