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Vall’Alta, il paese dei presepi

Sono tanti i presepi che meritano una visita, tra quelli allestiti nei nostri paesi. Se avete poco tempo e volete vederne più di uno con un viaggio solo, il consiglio è di andare a Vall’Alta di Albino.

Prima tappa l’ex Casa dei curati, a fianco della chiesa parrocchiale. Al pianoterra un gruppo di quattro volontari (Oscar Belotti, Giovanni Gatti, Mirco Zanga, Manuel Spinelli) ambienta la Natività in una cornice che cambia ogni anno (per rendersene conto basta una visita al sito www.presepiovallalta.it).

«L’anno scorso l’ambientazione era palestinese, riferita alla Terrasanta – spiega Oscar Belotti -. Quest’anno, invece, abbiamo giocato in casa e la cornice è quella della cascina bergamasca». Alle spalle ci sono mesi di lavoro. «Iniziamo a rimboccarci le maniche ad ottobre e proseguiamo fino alla vigilia di Natale. Difficile quantificare le ore, ma ci sono mattine in cui si torna a casa alle 5».

Tanta passione, dunque. La si vede anche nella cura dei dettagli. Nelle case di quest’anno, ad esempio, ci sono stanze quasi nascoste, che si scorgono solo avvicinandosi. «Non deve mancare la manualità – prosegue Oscar Belotti -. Ognuno ha il suo compito: c’è chi lavora i legnetti, chi dipinge, chi lavora il gesso, chi oltre a fare il muratore di giorno lo fa anche la sera».

Del resto, c’è da portare avanti una tradizione che risale a 38 anni fa. «È dal 1981 che viene realizzato il presepe nella Casa dei curati prosegue Belotti -. Ha iniziato tutto Ettore Carrara, insieme a Renzo Carrara e Gianmaria Capelli. Nel 1997 sono entrato nel gruppo, mentre nel 2008 ho preso il testimone da Ettore e si è formato un nuovo team di lavoro».

Sempre nella Casa dei curati, al piano superiore, da qualche anno viene allestita una mostra di presepi. «Grazie al patrocinio del Comune di Albino, che ci dà la possibilità di usare queste stanze, esponiamo alcuni presepi artigianali. L’aspetto interessante è che spesso i visitatori si prenotano per portare il proprio presepio l’anno successivo».

Lasciato il centro del paese e imboccata la strada che porta verso il Santuario di Altino, in via Colle Sfanino, si trova il presepe di Anselmo Breda. Anche questo molto conosciuto e apprezzato. Un presepe con tutte le statuine in movimento. «Lo realizzo da 27 anni, ma la passione è iniziata quando ero bambino – dice lui -. Ho continuato fino ad oggi soprattutto per le tante persone che vengono a vederlo. Questo però sarà l’ultimo anno, mi dispiace ma devo fermarmi per motivi di salute».

Sia questo presepe che quelli alla Casa dei curati contribuiscono a sostenere un progetto di solidarietà. «Il ricavato delle offerte verrà devoluto a Consuelo, una missionaria laica in Ruanda originaria di Martinengo. Servirà a sostenere il “Centro tenerezza” per bambini disabili».

I presepi di Vall’Alta si possono visitare nei giorni feriali dalle 14 fino a sera, nei festivi e prefestivi al mattino dalle 10 a mezzogiorno e al pomeriggio dalle 14 fino a sera. Resteranno allestiti fino al 6 gennaio. 

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