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Coronavirus, il punto della situazione in Bergamasca

Le persone contagiate dal Coronavirus in provincia di Bergamo sono salite ieri (venerdì 6 marzo) a 623, 86 in più rispetto al giorno precedente. È il maggior incremento tra le province lombarde.

Tra le persone risultate positive ci sono anche la prefetta Elisabetta Margiacchi e il questore Maurizio Auriemma. Le loro condizioni, comunque, non preoccupano. Stanno bene e continuano a lavorare, anche se in isolamento. Il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Storoni, che ha avuto contatti con loro, non è risultato positivo. Ma è in quarantena. In base al regolamento militare ha dovuto però momentaneamente lasciare le funzioni di comando. 

Il direttore dell’Ats di Bergamo, Massimo Giupponi, ha invitato la popolazione ad attenersi a quanto viene indicato dalle norme messe in atto, senza spaventarsi. «Bisogna fidarsi dei canali ufficiali d’informazione», ha detto. L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha detto che «serve un atteggiamento più responsabile per far scendere i casi».

Nel frattempo, nel nostro territorio, altri sindaci hanno annunciato i primi casi nei loro paesi: Castione, Villa d’Ogna, Gorno. Non ci sono invece novità sull’istituzione di una zona rossa nella Bergamasca, in particolare a Nembro e Alzano. Il decreto è ancora sul tavolo del Governo. Il comitato tecnico scientifico sta valutando la situazione.

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