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Piano abbattimento barriere architettoniche, Franco: “Messe più risorse”

Lo scorso 26 maggio in Regione Lombardia è stato approvato all’unanimità il progetto di legge numero 53 con il quale è stato istituito il Peba, il Piano di abbattimento delle barriere architettoniche. Con l’approvazione il consigliere di Cambiamo Paolo Franco ha portato un ordine del giorno che ha ricevuto l’avvallo.  

“Abbiamo approvato – spiega Paolo Franco – un provvedimento di legge che introduce un registro elettronico dell’abbattimento delle barriere architettoniche che ogni comune dovrà compilare e sarà monitorato dalla regione anche per quanto concerne i tempi di attuazione. L’intervento consentirà inoltre alle attività private che prevedono l’abbattimento di accedere a finanziamenti. Non da ultimo, l’abbattimento delle barriere architettoniche sarà sempre di più un aspetto rilevante nei bandi a sostegno del rilancio economico e del turismo. Il sottoscritto ha inoltre portato all’attenzione un ordine del giorno, approvato dalla maggioranza, con il quale è stato chiesto di incentivare le risorse e di attivare all’interno delle commissioni che devono valutare i bandi percorsi formativi sviluppati attivati con la collaborazione della associazioni che vivono queste tematiche”. 

Dal ‪5 giugno‬ comuni, comunità montane e unioni di comuni possono presentare domande sul 22 bando da 22 milioni di euro legato all’attività dei distretti del commercio. 

“I distretti del commercio possono rappresentare un’occasione per la ripresa delle attività locali e sono strategici per l’avvio di sinergie. Con questi bandi avranno a disposizione maggiori finanziamenti utili ad attivare iniziative che possano aiutare a riportare all’interno delle attività commerciali clienti”. Maggiori informazioni a questo link.

“Sono molto soddisfatto inoltre per l’apertura degli impianti a fune e delle seggiovie in vigore già da oggi (con l’ordinanza di ieri, venerdì 5 giugno) – conclude Paolo Franco -. Dieci giorni fa avevo interessato la Presidenza affinché riaprisse anche questo comparto insieme a quello delle terme e dei centri benessere. Parliamo di operatori con una stagione operativa temporalmente limitata. Non possono permettersi di perdere altro tempo”.    

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