Cinque anni sono trascorsi dal debutto dei Room Experience, progetto del compositore,tastierista e cantante bresciano Gianluca Firmo, che con questo “Another Time and Place” scrive un altro capitolo di melodic rock di respiro internazionale, confermando di fatto quanto di buono avevamo potuto sentire nel disco d’esordio. La vera abilità di Gianluca è quella di sapere scrivere canzoni molto orecchiabili senza scadere nel banale o nel già sentito mille volte, un problema che spesso le produzioni di melodic rock degli ultimi anni si portano dietro. Come nel disco d’esordio anche qui il microfono è appannaggio di David Readman, cantante dei Pink Cream 69, che nonostante si cimenti con un genere diverso da quello abituale si inserisce perfettamente nel contesto delle canzoni dei Room Experience. Rispetto a 5 anni fa si nota anche una crescita a livello di squadra del progetto, che vede un solo un cambiamento con l’innesto del bassista Simon Dredo, già con Lovecrave, Cybercross ma soprattutto nei seminali Larox.
L’album si apre con “Hear Another Song” con un ottimo lavoro di Steve De Biasi alla chitarra che apre la via ad un ritornello di immediata presa,che come dicevamo prima è il vero trademark di Gianluca. “Wild Heart” dopo un intro molto anni ’80 si dimostra un altro pezzo molto attuale sia come sonorità che come mood, a conti fatti uno dei miei preferiti dell’intero disco. “Disappointed” è invece decisamente un tributo agli eighties ( riuscito ), mentre “Strangers in the Night” parte con una parte per tastiera e voce per poi diventare un ottimo pezzo di melodic rock, arioso e con un approccio quasi “pomp”. Può mancare in un disco così una ballatona ? Certo che no, “The Distance” ha tutte le caratteristiche che ben conosciamo derivanti dagli anni ruggenti del melodic rock , con un ottimo lavoro alla chitarra dell’ospite Sven Larsson ( Street Talk ). La versione europea contiene come bonus track lo stesso pezzo cantato da Gianluca, che come dimostrato nel progetto Firmo se la cava anche dietro il microfono. “Shout” ha un andamento quasi hard rock, un brano in cui il basso di Simon Dredo dona quella fisicità di cui un pezzo del genere ha bisogno per emergere. Da segnalare sicuramente “The Night Goes On” che si avvale dei servigi di Ivan Gonzalez, chitarrista degli iberici 91 Suite , forse uno dei brani che meglio delineano le peculiarità del progetto Room Experience,un brano solare e facilmente canticchiabile. Si chiude con “Your Voice Inside”, altra ballata in cui Readman si cala perfettamente nella parte del piacione di turno, e in cui le tastiere di Gianluca e Davide ” Dave Rox” Barbieri la fanno da padrone aprendo la strada ad un gran solo di De Biasi, chitarrista dotato di un tocco notevole. Che dire in conclusione, per il sottoscritto un passo avanti evidente rispetto al disco d’esordio, che consacra i Room Experience come uno dei progetti più interessanti in campo melodic rock, se poi dovessero diventare una band vera e propria sarebbe ancora meglio, ma questa è un’altra storia…