Primi giorni movimentati per la nuova Amministrazione comunale di Cene. È bastato che il neo sindaco Edilio Moreni nominasse la Giunta per sentir parlare di malumori all’interno della maggioranza leghista.
La questione sta tutta nell’esclusione dalla rosa degli assessori di Alessandro Valoti, il candidato della lista che alle elezioni del 20 e 21 settembre ha ottenuto più preferenze (96), oltre che figlio di Giorgio Valoti, il sindaco di Cene scomparso a marzo. Un’esclusione che ha destato sorpresa, perché il consenso ottenuto da Valoti faceva pensare a una nomina in Giunta, magari con annessa la carica di vicesindaco. Invece, per ora, il suo ruolo sarà quello di semplice consigliere.
C’è da dire che la nomina degli assessori è una decisione che spetta unicamente al sindaco. La legge non prevede vincoli, se non il “rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini”. Non è necessario che in Giunta entrino i più votati. A volte vengono pure nominati assessori esterni, non candidati alle elezioni. Ma, spesso, uno dei criteri che più guida i sindaci è proprio quello delle preferenze. Non così a Cene.
Il nuovo primo cittadino lo dice a chiare lettere: «Quando abbiamo costituito il gruppo e formato la squadra per le elezioni, avevo messo bene in chiaro che non avrei tenuto conto delle preferenze per costituire la Giunta, ma mi sarei basato sulle competenze e la disponibilità di tempo». Questi dunque, secondo il sindaco, i criteri che hanno guidato alla scelta di Andrea Camozzi (vicesindaco e assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici), Marcella Bazzana (assessora ai Servizi sociali), Davide Bonsembianti (Sport e Tempo libero) e Patrizia Stefenetti (Cultura e Pubblica Istruzione).
Moreni si addentra anche nelle ragioni delle singole scelte: «Inserire Marcella Bazzana era d’obbligo perché conosce tutti i dettagli di quello che è successo negli ultimi mesi (da vicesindaco della passata amministrazione ha guidato il Comune dopo la morte di Giorgio Valoti, ndr). Così anche Andrea Camozzi (anche lui assessore nella Giunta precedente, ndr), che ha seguito i vari cantieri e i progetti in corso. Per il discorso scuola mi sono affidato a una ex insegnante, che soprattutto ha disponibilità di tempo. Allo sport ho messo uno sportivo. Infine, il bilancio lo seguirò io (Moreni si è occupato di questo settore nelle sue precedenti esperienze amministrative, ndr)».
Per quanto riguarda Alessandro Valoti, il sindaco spiega che nelle sue intenzioni «era destinato a proseguire la collaborazione con tutti gli enti che ha seguito fino adesso, nei quali peraltro ha ben operato». Valoti è presidente del Distretto del commercio di Honio, che oltre a Cene comprende anche i comuni vicini di Colzate, Vertova, Fiorano al Serio e Gazzaniga. È pure membro del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo.
Il primo cittadino precisa anche il suo pensiero in merito alle preferenze. «Non abbiamo condotto una campagna elettorale basata sulla ricerca del consenso personale, ma lavorato per costituire un gruppo che fosse credibile agli occhi del paese. Alessandro, magari per tradizione, per conoscenza, per il fatto che porta un cognome importante, ha ottenuto dei numeri in più. Ma si tratta pur sempre di 96 preferenze. Non stiamo parlando di numeri stratosferici. Avesse avuto un plebiscito mi sarei posto io stesso delle domande».
Martedì 6 ottobre, alle 21, a Cene è convocato il Consiglio comunale d’insediamento. Sarà l’occasione per cominciare a capire se le scelte compiute da Moreni per la Giunta potrebbero avere ripercussioni nella maggioranza. Nel frattempo, il primo cittadino apre a un chiarimento con Valoti. «Non ho nessuna preclusione», dice. Ma puntualizza anche: «Il mio intendimento è portare avanti un lavoro di gruppo e gli individualismi non sono ben visti, perché vanno a minare i rapporti tra le persone. Non voglio fare la graduatoria. Io stesso sono “primus inter pares” (primo fra uguali, ndr). Mi appoggio anch’io sulla collaborazione di altre persone. Anche i candidati non eletti in Consiglio comunale in realtà partecipano attivamente alla gestione dell’amministrazione. Naturalmente, dal di fuori, per quanto reso possibile dalla loro posizione».
Dal canto suo, Alessandro Valoti, si limita a dire: «Non rilascio alcuna dichiarazione».