La Guardia di Finanza di Clusone si è recata questa mattina (mercoledì 9 dicembre) presso la sede clusonese della Circoscrizione elettorale circondariale a cui fanno capo una cinquantina di Comuni della zona.
I militari hanno acquisito atti e documenti della presentazione della lista L’Altra Italia in occasione delle elezioni comunali di Oneta del 20 e 21 settembre 2020, lista formata da persone tutte residenti in zone dell’Italia lontanissime dalla Valle del Riso e che raccolse solo 4 voti.
Sono in corso indagini per accertare eventuali irregolarità. Del caso si era occupata anche la redazione di Striscia la Notizia con un servizio trasmesso nei giorni scorsi. Va anche precisato che Oneta non è l’unico Comune in cui L’Altra Italia ha presentato una propria lista.
La tesi sviluppata nel servizio, in cui sono state trasmesse alcune testimonianze, è che possano esserci state candidature di persone a insaputa delle stesse.
Ma cosa potrebbe spingere i promotori di liste a presentare candidature alle elezioni comunali in piccoli paesi anche lontanissimi dalla propria zona di residenza? Va ricordata l’esistenza di una legge (la 121 del 1981) che consente ad alcune categorie di dipendenti pubblici di mettersi in aspettativa speciale retribuita per la durata della campagna elettorale.
Non vogliamo mettere in dubbio lo spirito buono di questa norma, ma c’è da chiedersi se in questo caso sia stato rispettato l’intento del legislatore. Non siamo a conoscenza se qualche candidato di questa lista rientri nelle categorie indicate nella legge e tutto resta quindi nel campo delle ipotesi.
Tra l’altro, nei piccoli comuni sotto i mille abitanti (come Oneta), non c’è l’obbligo di raccogliere le firme per presentare la lista e questo rende ancora più facile la presentazione di liste di perfetti sconosciuti.
Segnaliamo infine che durante la campagna elettorale avevamo contattato il candidato sindaco della lista L’Altra Italia Luca Oriani, ma non siamo riusciti a raccogliere sue dichiarazioni inerenti le elezioni.
