Proseguono gli appuntamenti tra l’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo e i sindaci della provincia per fare il punto in merito alla situazione epidemiologica legata al coronavirus. Oggi (venerdì 29 gennaio) si è svolto un altro incontro.
Il dottor Alberto Zucchi, del Servizio epidemiologico di Ats, ha messo in evidenza come la curva dei contagi sia in decremento lento, ma costante. «La situazione delle ultime quattro settimane vede la curva in fase di decremento progressivo – ha detto Zucchi -. Il tasso di incidenza settimanale è 43 per 100.000. Il rapporto settimanale positivi/tampone molecolare diagnostico è a 4,8; considerando anche i test rapidi l’indicatore scende al 4%. Gli attualmente positivi al 25 gennaio sono 1.352 soggetti. L’unico territorio critico è quello di Grumello a causa di una serie di focolai intra-famigliari. L’attività di ricovero e di terapia intensiva è in costanza di decremento».
Arrigo Paciello, direttore Settore farmaceutico di Ats e della campagna Covid, ha invece aggiornato sulla situazione vaccini. «Nell’ultima settimana c’è stata un’importante riduzione delle somministrazioni delle prime dosi di vaccino a causa dei problemi di approvvigionamento da parte di Pfizer, che ha generato una cautela da parte degli enti erogatori che hanno ridotto le somministrazioni per cercare di fare una scorta finalizzata a garantire le seconde dosi entro i 21 giorni. L’Agenzia Europea dei Farmaci ha oggi specificato che la seconda somministrazione deve essere fatta al 21esimo giorno, senza alcuna flessibilità. Ieri è arrivato il programma delle consegne: le seconde somministrazioni avverranno nei tempi previsti».
«I vaccini Moderna – ha aggiunto Paciello – permetteranno la vaccinazione di nuovi soggetti. Ats Bergamo ha scritto ieri alle tre Aziende socio sanitarie territoriali perché riprendano con le prime dosi, dando priorità alle Rsa e agli ospedali privati. Ad oggi abbiamo 20.586 somministrazioni tra prima e seconda dose su 34.030 dosi arrivate (13.000 in giacenza per la seconda dose). Per chiudere la prima fase dobbiamo arrivare a 61.000 somministrazioni su poco più di 30.000 soggetti. La fase 1A della campagna proseguirà quindi tra febbraio e marzo».
Il direttore della campagna Covid ha anche aggiornato sui passi successivi: «A inizio marzo ci sarà l’estensione alla fase 1B con il mondo della disabilità, i liberi professionisti della sanità e le categorie appartenenti ai servizi essenziali. Si spera di partire con gli over 80 già a marzo (ma sarà da verificare sulla base del programma delle dosi di marzo). Dipenderà molto anche dalla disponibilità del vaccino AstraZeneca che, dal punto di vista della catena del freddo, è meno complesso. Ma anche questo vaccino è multidose, quindi poco gestibile sulle somministrazioni domiciliari: una volta perforati i contenitori, i vaccini devono essere somministrati entro sei ore. Stiamo mappando i pazienti allettati per cercare di delineare una logistica che permetta di vaccinare nel giro di sei ore. Un problema sarà anche trovare sedi grosse per vaccinare il grosso della popolazione».
Questi i numeri principali della campagna di vaccinazioni:
- 34.030 vaccini antiCovid arrivati
- 20.586 somministrazioni
prime dosi (18.852)
richiami (1.734) - prima dose:
personale ASST (in generale): 7.613
Medici di medicina generale+Pediatri+Unità speciali di continuità assistenziale+Continuità assistenziale: 899
RSA: 5.359
privato accreditato: 2.219
ATS: 207
Croci: 2.055
Altro sanità: 1.697 - sono previste in consegna per il 14 febbraio 12.870 dosi.
Marcella Messina, presidente Consiglio di rappresentanza dei sindaci, ha aggiunto: «Si è svolto un incontro con l’assessore al Welfare Letizia Moratti sulla campagna antiCovid. La gestione è a due livelli: uno regionale con un gruppo di lavoro per le linee guida comuni ed è stata chiesta ai Comuni una propria rappresentanza. C’è poi l’azione locale legata alla gestione programmatoria e operativa nella nostra provincia con un ruolo centrale di Ats e della conferenza dei Sindaci nonché degli Ambiti e dei Distretti. I Comuni saranno maggiormente coinvolti nella seconda fase di vaccinazione massiva alla popolazione».
Nel frattempo, il direttore generale dell’Ats di Bergamo, Massimo Giupponi, ha informato che l’agenzia è al lavoro sulle liste d’attesa. «Entro lunedì Ats Bergamo definirà il piano di governo delle liste di attesa per le attività ambulatoriali e i ricoveri negli ospedali pubblici e privati. Su questo piano le tre Asst dovranno presentare i rispettivi piani gestionali entro la fine di febbraio, un lavoro che riguarda anche il privato accreditato. Abbiamo proposto a tutte le strutture di mettere a punto un piano di miglioramento che tenga conto da un lato della importante riduzione delle attività avvenuta nel 2020 (-30% in media) e, dall’altro, di alcuni importanti richieste dalle associazioni degli utenti delle diverse patologie. Il documento andrà lunedì in Regione Lombardia».