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L’ufficio postale di Clusone chiuso 40 pomeriggi tra luglio e agosto

Siamo ancora alle porte di un’estate calda per Poste Italiane a Bergamo. Secondo la Cisl, negli uffici di città e provincia, che dal 5 luglio al 27 agosto attueranno in modi e tempi diversi le chiusure stagionali, la carenza del personale è facilmente stimabile in oltre 60 unità. «E sono numeri che diamo sicuramente in difetto. La situazione è quasi sicuramente peggiore», dice Rossana Pepe, segretaria generale della Slp Cisl orobica.

Nel recapito, evidenzia il sindacato, «le mancanze strutturali di portalettere vengono in qualche modo coperte con i tempi determinati, con ovvie ricadute sulla qualità del servizio, dal momento che i contratti temporanei, che rappresentano il 28% dei postini in servizio, non permettono per la brevità della durata di imparare a conoscere lavoro e territorio».

Dalla prossima settimana, alcuni uffici tra i più importanti inizieranno a attuare l’orario estivo, chiudendo sportelli per un totale di 317 pomeriggi. Clusone, l’ufficio con il maggior numero di giornate (40), rimarrà chiuso, dopo le 14, dal 5 luglio al 27 agosto. Un po’ meno per Dalmine, Seriate. Romano di Lombardia e Caravaggio. In città, i due uffici di Bergamo Centro e Bergamo 2 si alterneranno nelle chiusure pomeridiane: dal 12 al 30 luglio rimarrà chiuso Bergamo 2, mentre a agosto sarà Bergamo centro a non riaprire nel pomeriggio. Negli sportelli cittadini “minori”, le chiusure “complete” saranno in totale una ventina.

Boltiere, Osio Sopra, Cividino, Nese, invece, le chiusure totali, tra luglio e agosto saranno 24 per ogni ufficio. In altri paesi, saranno gli sportellisti dei centri maggiori a rimpiazzare le carenze strutturali.

«La chiusura degli sportelli durante i mesi estivi è ormai purtroppo strutturale, da tempo la situazione del personale in Poste Italiane richiederebbe rinforzi corposi e anche il pensionamento di quota 100 ha contribuito a creare la situazione in cui oggi ci troviamo. Il nostro appello di un anno è servito a ben poco – continua Rossana Pepe -, e l’anno della pandemia ha complicato un panorama già critico. Oggi non si riesce a colmare ogni spazio e nemmeno a sopperire a tutto il lavoro che c’è: il centinaio abbondante di “tempi determinati” nel recapito non potrà mai essere una soluzione, e nella sportelleria ancora assistiamo a “trasferimenti” estivi di impiegati solitamente al lavoro in uffici grossi verso sportelli di piccoli paesi, dove è attivo un ufficio “monoperatore”. Così però, i disagi si spostano dagli uffici piccoli a quelli grandi. Noi continueremo a chiedere ancora numeri importanti di nuovo personale – conclude Pepe -, e ci conforta il fatto che con gli accordi sulle politiche attive in vigore, e che riprenderanno dopo il periodo estivo, si prevedono anche per Bergamo nuove assunzioni, sicuramente utili a diminuire il problema».

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