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Appello ai sindaci: «Tuteliamo l’ospedale di Piario»

Torna alta l’attenzione sull’ospedale di Piario. A quasi tre anni dalla chiusura del punto nascita e a oltre un anno dall’inizio della pandemia, politici e amministratori chiedono risposte e interventi. In primis alla Regione.

Nelle ultime settimane si sono susseguite diverse iniziative che hanno messo al centro il “Locatelli”. Il sindaco di Piario Pietro Visini ha chiamato a raccolta i colleghi dell’Alta Val Seriana e Val di Scalve con l’obiettivo di sollecitare il completamento delle azioni previste dalla Regione per il potenziamento del presidio. I consiglieri regionali bergamaschi d’opposizione Niccolò Carretta (Azione), Jacopo Scandella (Pd) e Dario Violi (M5S) sono andati all’attacco della maggioranza dopo la bocciatura delle richieste presentate per il potenziamento dei tre ospedali periferici della provincia (Piario, Lovere e San Giovanni Bianco).

Ora si muove anche la minoranza consiliare di Clusone. Al termine dell’ultima seduta di Consiglio comunale il “Centrodestra per Clusone” ha presentato una mozione urgente dedicata proprio all’ospedale di Piario. Al centro del documento c’è la delibera di Giunta regionale XI/661 del 16 ottobre 2018 che prevedeva azioni di potenziamento dell’offerta sanitaria al “Locatelli”.

«Purtroppo la delibera della Regione non sta avendo pieno compimento – afferma Antonella Luzzana, capogruppo del “Centrodestra per Clusone” -. Abbiamo aspettato, vista anche la situazione legata al Covid, ma adesso è tempo che si riprenda in mano la questione dell’ospedale di Piario. Chiediamo che tutti i 24 sindaci dell’Alta Val Seriana e Val di Scalve approvino questa mozione e si siedano attorno a un tavolo per l’ospedale».

In particolare, la mozione – se approvata – impegnerebbe a promuovere la costituzione di un “gruppo di lavoro” individuato dall’assemblea dei sindaci con il compito di condividere e favorire in primo luogo «l’analisi conoscitiva dello stato dell’arte dell’ospedale di Piario», anche in riferimento alla delibera del 2018. In secondo luogo, «la discussione propositiva e programmatica in relazione a necessarie perseguibili azioni di riattivazione, rilancio e sviluppo dell’ospedale di Piario». In terzo luogo, infine, «la stesura di un documento politico di contenuti propositivi da concordare e di impegno operativo» rivolto all’assessorato regionale al Welfare e che miri al coinvolgimento dell’Asst Bergamo Est e dell’Ats di Bergamo.

«L’ospedale di Piario è riuscito a sopportare il contraccolpo del Covid e questo anche grazie alle migliorie apportate in seguito alla chiusura del punto nascita e agli accorgimenti messi in campo dalla Regione. Questo grazie a un progetto condiviso tra amministratori, Asst e Ats – prosegue Antonella Luzzana -. In Regione, in questo momento, si stanno approvando interventi a favore di altri ospedali. Dobbiamo tutelare anche il nostro, non possiamo più permetterci di perdere servizi sanitari. La salute e il benessere dei cittadini devono essere prioritari per gli amministratori».

Fino all’anno scorso l’Amministrazione comunale di Clusone era guidata dall’attuale minoranza. Antonella Luzzana, ex vicesindaco, era presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Alta Val Seriana e Val di Scalve. «Siamo a disposizione per dare il nostro contributo vista l’esperienza che abbiamo accumulato negli anni scorsi avendo seguito le diverse vicissitudini dell’ospedale. Dispiace che sia la minoranza a proporre questa mozione. Avrebbe dovuto farlo la maggioranza. Ma poco importa. Mettiamo da parte i colori politici e tuteliamo il più possibile il nostro ospedale».

L’intervento di Antonella Luzzana al tg di Antenna2:

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