Quando non c’era l’oratorio per la catechesi dei giovani alla fine del ‘700 l’istruzione religiosa per i componenti della “Congregazione dei giovani” a Clusone veniva impartita nella chiesetta di San Luigi.
«Non sempre erano in grado di mantenere l’attenzione – spiega Mino Scandella -. Intervenivano i “bacheter”, 4 austeri personaggi conosciuti per la loro irreprensibile vita e di costumi irreprensibili che armati di una lunga bacchetta erano pronti a richiamare l’attenzione dei giovani che si erano permessi di dimostrarsi disattenti. Inoltre avevano il compito di chiedere la riverenza quando veniva pronunciato il nome di Gesù e di Maria. Non si ponevano il problema se quel modo fosse giusto o efficacie».