Una mattinata di festa a Pradalunga con il taglio del nastro al Museo delle Pietre Coti, acquisito a dicembre dal Comune. L’obiettivo ora è dar vita un centro studi sul territorio e sulle castagne secolari. Il progetto ha già ricevuto un finanziamento di 35.000 euro. Il Comune nei mesi scorsi ha intrapreso trattative con la ditta Fratelli Ligato per l’acquisizione degli ambienti storici in cui venivano lavorate le pietre coti. Questi strumenti, utilizzati per secoli per affilare utensili da taglio come falci e falcetti, hanno una lunga tradizione nel territorio, come dimostrano ritrovamenti risalenti al 1200 nel castello di Bellinzona. Il museo va oltre la semplice esposizione di oggetti, aspirando a diventare un laboratorio vivace e interattivo.
