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Casnigo, teatro e percorsi contro la violenza di genere

La splendida cornice del teatro in stile liberty del Circolo Fratellanza di Casnigo ospita Linea, una performance teatrale nata da un percorso partecipato di teatro sociale con donne che, a vario titolo, tutti i giorni, affrontano la violenza di genere. Il laboratorio di teatro sociale che ha dato origine alla performance è stato ideato per poter dar voce alla complessità del tema e per poter raccontare il percorso impervio e faticoso che va dalla presa di coscienza al coraggio di dire basta e alle criticità di ricostruirsi su nuove traiettorie di vita e felicità. Il progetto è realizzato dalla cooperativa Generazioni Fa, attiva sul territorio di Bergamo come centro di accoglienza per le donne vittime di violenza.

Dopo la performance, in scena venerdì 22 novembre alle 20.30, sarà possibile dedicare uno spazio alle domande sia sul processo che ha portato all’esito teatrale, sia sul tema più in generale della violenza di genere.

«Questo appuntamento culturale si inserisce nell’importante azione di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere voluto e sostenuto fortemente dall’amministrazione comunale – dichiara Lucia Ongaro, assessora ai servizi sociali del Comune di Casnigo -. Il 29 maggio si è tenuta una serata informativa sulla violenza di genere, moderata da Barbara Persico – referente della Rete Rita (Rete interistituzionale territoriale antiviolenza) dell’Ambito Valle Seriana, con la partecipazione dell’Asst Bergamo Est, nella persona della dottoressa Luisa Giuliano – responsabile del contrasto alla violenza, dell’associazione Fior di Loto – presente sul territorio della Valle Seriana, del Comando provinciale del carabinieri di Bergamo. A partire da Ottobre poi abbiamo proposto anche un corso di autotutela a costo calmierato per tutti i cittadini interessati, tenuto da Francesco Diodato, che ha previsto sia sessioni di esercitazione nell’autodifesa, che sessioni con la psicologa, la dottoressa Sabrina Diodato».

«Il corso, rivolto a persone di qualsiasi età, aveva l’obiettivo di insegnare ai partecipanti a sviluppare una mentalità difensiva, con particolare attenzione all’autodifesa numero uno: la prevenzione – prosegue l’assessora -. I docenti hanno affrontato infatti ogni aspetto della sicurezza, hanno aiutato gli allievi ad analizzare le varie situazioni di rischio, hanno dato loro consigli su come comportarsi nelle varie situazioni di potenziale pericolo. Durante le sessioni si è parlato anche di “confini personali” e linguaggio del corpo. I 15 partecipanti, di età molto diverse tra loro, lo hanno trovato molto utile. Il corso chiuderà il 2 di dicembre, con la consegna degli attestati, ma ne verrà proposta una nuova edizione da Gennaio 2025».

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