Sono più di 400 le firme raccolte a margine della seconda serata di protesta per l’arrivo dei richiedenti asilo alla Conca Verde di Rovetta. Ancora una volta l’ex strada provinciale è stata occupata da un buon numero di persone, principalmente giovani. Impossibile per i veicoli farsi largo tra il muro di persone in piedi sulle strisce pedonali. Automobili e moto hanno dovuto cercare una via alternativa nel vicino parcheggio facendo slalom tra i presenti. Ancora una volta sono intervenuti in forza i carabinieri. Sul posto anche il sindaco Stefano Savoldelli che in mezzo alla folla ha dato alcune informazioni, un anticipo di quanto verrà comunicato nell’assemblea pubblica in programma questa sera alle 20,45 presso l’atrio delle scuole medie di Rovetta. La metà dei 57 ospiti arrivati l’altra sera nella struttura ricettiva, l’ex hotel Sant’Ambroeus (chiuso dal 2000), è nella nostra provincia già dalla scorsa settimana, per questo una trentina ha già superato i controlli sanitari del caso, ma tutti godono di ottima salute. 32 vengono dal Bangladesh, 12 dalla Nigeria, 5 dal Senegal, 4 dal Mali, 3 dal Ghana e 1 dal Ciad. Ieri mattina l’Asl ha già fatto le verifiche del caso trovando in buone condizioni igienico sanitarie la struttura. Nel pomeriggio hanno fatto seguito le verifiche da parte dei tecnici comunali. Intorno alle 22,30 la strada è tornata libera, i manifestanti hanno dato il via a un corteo lungo le strade di Rovetta e Fino del Monte. La società a cui appartiene l’immobile ha affittato a un secondo soggetto la struttura. Quest’ultima società si è accordata con la cooperativa Ruah che ha in gestione i richiedenti asilo.
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