“L’acqua divide gli uomini; il vino li unisce”. La frase è del poeta e scrittore Libero Bovio e potrebbe essere messa a suggello dell’undicesima edizione di Ardesio DiVino. Se la pioggia del sabato ha tarpato le ali alla manifestazione, il sole della domenica ha fatto sì che spiccasse di nuovo il volo. Tantissima gente ha dunque ritrovato la gioia e il gusto di ritrovarsi attorno a un buon bicchiere di vino. O meglio, a molti bicchieri di vino, visto che anche questa volta la kermesse enogastronomica ospitava produttori da quasi tutte le regioni italiane, più la Slovenia. C’era quindi davvero la possibilità di viaggiare lungo la Penisola attraverso i suoi sapori.
Come ogni anno Paolo Tegoni, docente del corso di laurea in Scienze gastronomiche all’Università di Parma e “regista” della manifestazione, ha puntato sulla qualità. Dietro ad Ardesio DiVino c’è infatti un attento lavoro di selezione che inizia diversi mesi prima, anche con visite nelle aziende. La qualità viene pure premiata con il concorso “Bottiglia DiVina”. Quest’anno il riconoscimento è andato al “Decimello”, passito bianco dolce dell’azienda Longanesi di Bagnacavallo (Ravenna).
Tra i banchi allestiti in centro storico non c’era solo vino. Una sezione anche quest’anno era dedicata alle eccellenze gastronomiche italiane. Da segnalare, inoltre, la novità dell’enoteca: i visitatori potevano usufruire di uno sconto su ogni bottiglia acquistata grazie al biglietto d’ingresso alla manifestazione.
L’edizione 2015 ha messo alla prova le capacità organizzative della Pro loco di Ardesio. Ma si può dire che l’esame è stato superato a pieni voti, grazie soprattutto all’impegno di un centinaio di volontari. “C’è chi sta in magazzino, chi si occupa del ghiaccio, chi è alla cassa, chi alle cucine, chi mette i banchi: l’impegno è tanto – spiega il presidente della Pro loco Simone Bonetti -. Ancora una volta devo ringraziare tutti per il grande lavoro e l’entusiasmo che hanno messo”.