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Via libera ai nuovi prelievi dalla Nossana: i sindaci fanno ricorso

Doccia fredda per i comuni di Ponte Nossa, Parre e Premolo. Ed è proprio il caso di dirlo visto il periodo e il fatto che si parla di acqua. La Regione nei giorni scorsi ha dato il via libera alle richieste di ulteriori prelievi dalla sorgente Nossana, a cui le amministrazioni si erano opposte. Ma i tre sindaci non si arrendono e porteranno la vicenda di fronte al Tribunale superiore delle acque. Il timore, già manifestato in estate, è che captare ancora acqua significhi infliggere il colpo di grazia al torrente Nossana, con ripercussioni anche sul vicino fiume Serio.

«Le richieste di prelievo sono due distinte – riassume il sindaco di Ponte Nossa Stefano Mazzoleni –. La prima è relativa ad un aumento di prelievo da parte di Uniacque: da 800 litri a 1000 litri al secondo. L’altra è nuova, anche se risale a parecchi anni fa: è stata presentata da Abm, azienda della Provincia di Bergamo, che chiede di prelevare 500 litri al secondo».

Già nei mesi scorsi i tre Comuni hanno cercato di far valere le proprie ragioni. «Ovviamente l’acqua non è nostra, ma la sorgente è sul nostro territorio e quindi ci teniamo in maniera particolare – prosegue Mazzoleni –. Abbiamo dunque prodotto una serie di documenti e lo scorso anno siamo stati anche in conferenza dei servizi a Bergamo. Abbiamo  incaricato un geologo di stendere una relazione. Se da un lato le richieste dicono che basta un rilascio minimo vitale, quindi una quantità di acqua nel torrente di poco più di 100 litri al secondo, la relazione sostiene invece che servono almeno 460 litri al secondo per mantenere la vita nella Nossana».

L'ingresso all'area delle sorgenti
L’ingresso all’area delle sorgenti

L’iter è quindi andato avanti fino ad approdare sul tavolo della Direzione generale Ambiente ed Energia della Regione che, tramite un decreto, ha dato il via libera ad entrambe le richieste. «Il rilascio minimo è stabilito a 160 litri al secondo – spiega ancora il sindaco di Ponte Nossa –. Alla conferenza dei servizi alla quale abbiamo partecipato l’anno scorso, in un periodo di siccità, Uniacque aveva dichiarato che in quel momento venivano rilasciati circa 100 litri al secondo. A occhio nudo la quantità di acqua non era visibile. Quindi, secondo noi questa decisione perlomeno è discutibile».

Pertanto, si va avanti. «Noi vogliamo un’ulteriore verifica, non vogliamo lasciare nulla di intentato – afferma Mazzoleni –. I tre Comuni incaricheranno nei prossimi giorni un legale e ci rivolgeremo al Tribunale superiore delle acque. Se poi anche il Tribunale dirà che questi prelievi sono possibili e sostenibili anche per la Nossana, avremo almeno la coscienza a posto di aver provato tutte le strade».

«Come sindaci non possiamo fare molto se non utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per salvaguardare i nostri territori – aggiunge Danilo Cominelli, primo cittadino di Parre –. Il rilascio della Nossana nel Serio verrà ridotto al minimo con tutti i problemi legati alla fauna ittica e al rispetto del territorio. Quando si prendono queste decisioni bisognerebbe tener conto anche dei pareri delle amministrazioni locali».

«Forse non è stato ben compreso l’impatto che una decisione simile potrebbe avere sulla Nossana e sull’ecosistema del Serio – sostiene il sindaco di Premolo, Omar Seghezzi –. Mi viene anche il dubbio che in futuro possano esserci problemi di approvvigionamento idrico nei nostri paesi in periodi di secca. Credo a questo punto sia quantomeno doveroso contattare i consiglieri regionali della nostra zona per esporre loro la questione».

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