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Dopo “petaloso” sui social il tifo per “pota”

Se “petaloso” è un termine che ha le carte per entrare nella lingua italiana e secondo l’Accademia della Crusca ha solo bisogno di trovare il modo per entrare nell’uso comune, sui social network in particolare su Facebook la notizia ha stimolato la fantasia di molti. Sulla scia del neologismo ecco il motiplicarsi di proposte, alcune condite con una buona dose di ironia. Sul nostro territorio c’è anche chi nel dibattito rilancia il più tradizionale “pota” e non stiamo parlando dell’indicativo presente, terza persona singolare di potare e nemmeno dell’imperativo presente, seconda persona singolare sempre dello stesso verbo. L’intercalare che caratterizza la parlata dei bergamaschi (e anche di alcuni bresciani) è stato proposto ad esempio dalla Pagina Facebook Average Berghem Guy su cui si legge «”POTA” sicuramente supera il milione e mezzo di utilizzatori…non come ‪#‎petaloso‬». Va anche detto che “pota” è già contemplato dal dizionario di Wikipedia, mentre da più di un secolo è già su un dizionario, su quello del dialetto bergamasco del Tiraboschi. Sempre su Facebook è stata pure organizzata un simpatica raccolta firme per fare in modo che il termine non sia più relagato al dialetto e a proverbi come “Pota i dis i frà quant i sà scota”.

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